Foto archivio
Parte da Sorrento una nuova sperimentazione che da un lato garantisce il monitoraggio della qualità delle acque, dall’altro valorizza il pescato locale, a beneficio dei consumatori, della ristorazione e degli stessi pescatori.
La nuova tecnologia, basata su sensori che rilevano dati sulla qualità delle acque, e frutto di una joint venture tra l’azienda italiana Foodchain e la giapponese Qms International, vede la cittadina costiera come sede del progetto pilota, per poi esportarla su scala internazionale, come sottolineato dal Atsuya Sugawara, direttore del partner privato nipponico. Il Comune di Sorrento ha concesso il patrocinio al progetto.
“L’iniziativa si inserisce nel novero di azioni che la nostra amministrazione comunale sta portando avanti da tempo“, dichiara il presidente del Consiglio comunale di Sorrento, Luigi Di Prisco. “Tra fine settembre e inizio ottobre – aggiunge Di Prisco – è infatti prevista una bonifica e una pulizia dei fondali. Inoltre è in corso l’analisi e il recupero di reti fantasma, che hanno un potenziale distruttivo per tutto l’ecosistema marino. Nel frattempo stiamo proseguendo con il monitoraggio degli abitanti dei nostri fondali, avvistando tartarughe, delfini e squali verdesca”.
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