Omicidio Samuele, la salma del piccolo è stata affidata ai genitori per i funerali.
I familiari hanno già dato disposizioni per le esequie che si terranno alle 12 di domani, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci di Napoli.
Dopo l’autopsia conclusa, oggi pomeriggio, al Secondo policlinico di Napoli, il pm della procura, Barbara Aprea, ha dissequestrato il corpicino di Samuele Gargiulo di quattro anni ucciso venerdì dal domestico, Mariano Cannio, di 38 anni, che lo ha lasciato cadere nel vuoto dal terzo piano dell’abitazione di via Foria. L’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato.
Si attende ora l’incidente probatorio sull’imputabilità del domestico. L’avvocato dell’indagato ha chiesto l’accertamento che appare dirimente, durante l’udienza di convalida, anticipando, di fatto, le intenzioni degli inquirenti. Bisognerà accertare se Mariano Cannio, che ha sostenuto di essere in cura per una patologia psichiatrica mai resa nota alla famiglia della piccola vittima, fosse capace di intendere e di volere quando ha commesso il tragico gesto.
Nell’interrogatorio, dopo avere ammesso di aver lasciato cadere il bimbo nel vuoto, ha anche affermato di essere stato colto da un senso di colpa (“mi sentivo in colpa per quello che era accaduto essendo consapevole di esserne la causa”).
Al momento l’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato del piccolo Samuele Gargiulo, commesso da Canio quando la mamma era in bagno a causa di un malore. Un’accusa che anche il gip Valentina Gallo ha confermato nell’ordinanza con la quale ha emesso nei suoi confronti una misura cautelare in carcere.
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L’incidente probatorio dovrà fare luce anche sulla pericolosità sociale dell’indagato oltre che sulla incapacità di intendere e di volere. Su questo si gioca il futuro processuale di Mariano Cannio, oltre che sulla volontarietà e i motivi che lo hanno spinto a far cadere nel vuoto il piccolo.
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