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Funerali del giovane pugile, il vescovo: “Perdonaci Gennaro siamo tutti colpevoli”

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Il vescovo di Caserta, monsignor Pietro Lagnese che ha officiato i funerali nella chiesa dello Spirito Santo a San Marco Evangelista: “Perdonaci Gennaro, siamo tutti colpevoli. Perdonaci, il sangue versato da Gennaro non sia vano. Puntare il dito solo sul colpevole sarebbe ipocrita. Giusto domandarci se abbiamo fatto la nostra parte”.

Accanto al vescovo c’erano don Ferdinando Latino, don Giuseppe Di Bernardo e don Maurizio Patriciello, giunto da Caivano, la città di Gabriel, il coetaneo di Genny che ha messo fine con quel fendente ad una vita, rovinandone per sempre un’altra.

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“Il colpevole non puo’ essere una sola persona, sarebbe troppo ipocrita. I colpevoli siamo in tanti. Quando accadono cose come queste, forse l’atteggiamento piu’ giusto e quello di domandarsi se noi abbiamo fatto tutta la nostra parte”. Ha detto il vescovo di Caserta Pietro Lagnese.

La chiesa era piena, grande la partecipazione della comunita’ cittadina che si e’ stretta al giovane e alla famiglia: amici del 18enne erano in piedi davanti all’altare, quasi a circondare la bara, e indossavano una maglietta bianca con la foto di Gennaro stampata in petto, mentre sulla bara, a ricordare la grande passione sportiva della vittima, era stata adagiata una tuta da pugile. Grande la commozione ma anche la compostezza.

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“Il sangue di Gennaro non deve cadere invano ma deve far nascere giovani che dicono no a violenza, al bullismo, all’indifferenza. Che dicono no all’idea di camminare con un coltello in tasca”, ha concluso il vescovo.

Il sindaco di San Marco Evangelista Gabriele Cicala, alla fine della messa, dall’altare ha annunciato che “il Comune si costituira’ parte civile, e non per sentimento di vendetta, ma per giustizia e perche’ queste cose non accadano mai più”. Presenti ai funerali anche il sindaco di Caserta Carlo Marino, che per oggi ha proclamato il lutto cittadino cosi’ come ha fatto Cicala, e e un rappresentante del Comune di Caivano, centro del napoletano in cui risiede il 19enne G.I., in carcere per l’omicidio di Gennaro.

All’uscita della bara gli applausi dei presenti mentre gli amici hanno fatto alzare in volo palloncini bianchi.


Articolo pubblicato da Redazione il giorno 3 Settembre 2021 - 21:00


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