Salute e benessere: gli italiani ancora poco attenti alla prevenzione

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22Da una recente indagine è emerso che più del 60% degli italiani preferisce evitare di sottoporsi a visite specialistiche di controllo e ad analisi periodiche. Si tratta di un malcostume tipicamente italiano che purtroppo si rivela difficilissimo da cambiare e che porta inevitabilmente a conseguenze negative.

Nell’ultimo anno, stando sempre alle recenti indagini diffuse in ambito sanitario, quasi il 20% degli italiani non si è mai rivolto neanche al proprio medico curante, mentre il 30% non ha svolto neanche un piccolo esame di ruotine come ad esempio quelli del sangue o quelli delle urine. Questi dati non sono assolutamente una novità e non possono minimamente essere imputati alle recenti difficoltà legate alla pandemia da Covid 19, in quanto rappresentano un elemento tipico della popolazione italiana.

Va comunque segnalato il fatto che molto probabilmente anche il livello alto di emergenza sanitaria vissuto in questi mesi potrebbe aver ulteriormente influito nel diffondere negli italiani un timore per qualsiasi tipo di malattia o di disturbo. Questo dato diventa ancora più evidente poi valutando il quadro delle visite specialistiche, a cui quasi il 50% degli italiani non ha fatto ricorso nell’ultimo anno, e che rappresenta un campanello d’allarme vista l’età media alta dell’Italia.



    L’importanza dell’informazione

     

    In questo contesto risulta molto importante la giusta informazione che ha il ruolo di rendere i cittadini maggiormente informati e responsabili. Ad esempio, leggere le notizie di salute e benessere su starebene24 può aiutare gli utenti ad avere un quadro più completo sull’importanza della prevenzione. Tra gli argomenti trattati dai periodici autorevoli ve ne sono vari di notevole importanza, come ad esempio:

    • L’alimentazione.
    • La cura di specifiche patologie.
    • Le accortezze per il dimagrimento.
    • Sintomi e cura di malattie.
    • i sistemi di prevenzione.
    • uso dell’integrazione naturale.
    • effetti collaterali dei medicinali.

    Gli ambiti in cui gli italiani devono migliorare la propria tendenza al controllo sono davvero molti e un’adeguata informazione sui rischi e soprattutto sull’importanza della prevenzione può fare veramente la differenza. Solo per citare un ulteriore esempio, sono tantissimi gli italiani che si recano dal dentista solo se accusano dei problemi che sarebbe invece meglio individuare nell’insorgenza grazie a periodici controlli e alla pulizia programmata dei denti con l’ausilio di uno specialista.

    Un problema generalizzato

     

    Fino a qualche anno fa veniva spesso detto che le donne avevano rispetto agli uomini una maggiore propensione alla prevenzione in ambito medico. Le recenti indagini invece non mostrano nessuna differenza sostanziale tra il comportamento dell’uomo e quello degli uomini. Ne è un emblema il fatto che i ginecologi italiani abbiano recentemente lanciato un allarme, riguardante il fatto che molte donne nel 2020 hanno scelto di non effettuare visite ginecologiche.

    Un atteggiamento di questo genere rappresenta in primis un problema personale perché porta le persone a dover affrontare le problematiche di salute quando sono già evidenti nella loro manifestazione e di conseguenza sono più difficili da curare e spesso prevedono anche iter di cura più lunghi e difficoltosi. Per contro rappresenta un problema anche per il sistema sanitario che è costretto a sobbarcarsi un numero elevato di pazienti “in cura” con un relativo aumento della spesa pubblica.

    Per contro è sicuramente noto il fatto che in Italia molto resta ancora da fare in materia di organizzazione della prevenzione collettiva. Sarebbe sicuramente produttivo e positivo se i cittadini venissero immessi in un sistema automatizzato e periodico di screening di massa. In questo senso qualcosa è stato fatto negli ultimi anni ma i dati mostrano in modo evidente che molto resta ancora da fare.

    Resta però l’evidente problema che gli italiani non sono una popolazione attenta alla prevenzione e che purtroppo questo atteggiamento, spesso dettato dall’ansia del responso, dalla paura o dalla volontà di risparmiare, crea notevoli danni soprattutto alla persona che lo mette in atto.

     




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