Giunti presso l’esercizio commerciale che svolge anche attività di panificazione i militari, coadiuvati da tecnici dell’ASL di Angri, hanno ispezionato i locali adibiti ad esercizio di vicinato ed a laboratorio artigianale di prodotti da forno freschi e secchi.
Nel laboratorio i militari hanno trovato rifiuti speciali derivanti dalla lavorazione del legno (legno verniciato, impiallacciato e comunque trattato, frammenti di pallet) pronti per essere utilizzati all’interno dei forni come combustibile ed altro legno verniciato stivato in cassoni destinato allo stesso utilizzo; altri cassoni, tutti contenenti la stessa tipologia di rifiuto speciale, si trovavano nell’area esterna di pertinenza del panificio.
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Richiesta documenti relativa alla provenienza dei rifiuti rinvenuti e fatture di acquisito di legna da ardere quale combustibile per i forni, il titolare non era in grado di esibire documentazione comprovante la provenienza dei materiali né l’acquisto di legna.
All’esito di quanto accertato i militari hanno provveduto al sequestro di otto cassoni pieni di rifiuti speciali e di due cumuli di rifiuti speciali (legno verniciato, impiallacciato e comunque trattato, frammenti di pallet), inoltre hanno sequestrato 350 kg di prodotti da forno (pane fresco, fette biscottate, taralli e freselle).
Deferito alla AG il titolare dell’esercizio per gestione non autorizzata di rifiuti speciali e per preparazione di sostanze alimentari con trattamento nocivo; interdetta con provvedimento dell’autorità sanitaria l’attività di panificazione.