#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 5 Maggio 2025 - 20:16
16.5 C
Napoli
Caserta, furto di carburante: due arresti e un poliziotto ferito
Napoli, il prefetto Di Bari annuncia: “in arrivo altre telecamere”
Casoria, tentato omicidio a bottigliate: la Cassazione annulla la condanna...
Allarme in provincia di Napoli: a rischio dimezzamento terapie per...
Scafati, madre accusata di maltrattamenti sui figli: scatta il divieto...
Bit Generation Live Party: Un Viaggio tra Musica e Società
Stefano de Martino in Meglio Stasera, riparte da Napoli summer...
Al Trianon Viviani Dacia Maraini e Francesco De Carlo
Napoli, McTominay diventa santo laico: la sua immagine in una...
Antonello Di Pinto presenta Caravaggio – Il Portale per arrivare...
Caso Orlandi, indagato un blogger di Frosinone: avrebbe nascosto rivelazioni...
Volare sull’Arte, esperienze esclusive di volo libero in mongolfiera nei...
Nu piezzo giusto il nuovo brano del cantautore mascherato UAH...
Noleggio a lungo termine: RMS spiega tutto quello c’è da...
I Moderup nei cinema di Napoli e provincia per l’uscita...
Alvignano, opere d’arte rovinate con una penna: a processo due...
Frattamaggiore, operaio edile cade da impalcatura e muore
Teatro delle Arti di Salerno: presentata la stagione 2025-2026
Napoli, minore fermato con un coltello in tasca: scatta la...
Lecce espugnata, quote rasoterra per lo scudetto del Napoli
Inchiesta ultras, tra gli arrestati anche il socio in affari...
Rissa in discoteca a Procida, arrestato un 30enne e denunciati...
Ponticelli, nascondeva crack in casa: arrestato 24enne
Omaggio a Pino Daniele alla Fiera del Libro di Torino
Gragnano, spacciava marijuana davanti a una scuola: arrestato 30enne
Napoli, doppio arresto per droga a Piazza Garibaldi: due pusher...
Inchiesta Ultras a Milano: altri 7 arresti
Napoli, 15enne accoltellato a Piazza Dante, fermato un coetaneo per...
Maltempo in arrivo, scatta l’allerta gialla in Campania
Cellulari e droga nel carcere minorile di Nisida: due episodi...

San’Antimo, i familiari di Giuseppe Dell’Omo, morto sul lavoro, chiedono giustizia

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Chiedono giustizia e lo ricordano a due anni dalla morte sul lavoro i familiari di Giuseppe Dell’Omo.

L’operaio di 54 anni  morì la mattina del 10 maggio del 2019. Stava lavorando sul tetto di una ex distilleria in via Marconi, a Sant’Antimo, quando ci fu un crollo che non gli lasciò scampo.

I familiari gli scrivono una lettera di ricordo: “Con questa lettera volevamo nel ricordare il nostro caro Peppe, riportare l’attenzione sulla tragedia che ci ha colpito il 10 maggio del 2019 quando di primo mattino ci fu data terribile notizia della morte del nostro Peppe O’ Nir.
A distanza di 2 anni sembra che le cose per i lavoratori non siano poi cambiate tanto in termini di sicurezza sul lavoro visto che ogni giorno qualcuno qua e là muore sul posto di lavoro, e soprattutto dalle nostre parti ancora oggi si continua a lavorare in nero, con scarsa sicurezza e sottopagati”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE Il nipote del sindaco d Casagiove e compagna morti in un incidente

Una denuncia forte che continua così:  “Bene a questi “Datori di Lavoro” volevamo ricordare il dolore che si prova nel perdere un figlio, un fratello, un compagno, un padre. Il dolore di nostra madre che non passa giorno senza che ne parli, che ne senta la mancanza o che gli dedichi un pensiero, che ancora oggi a distanza di due anni ne soffra tremendamente anche se non lo da a vedere.
Un dolore che ti fa venire i crampi allo stomaco e ti fa rimbombare nel cervello sempre la stessa domanda..Ma perché uno che si alza per fare il suo lavoro onestamente deve non ritornare più a casa?
Per colpa di un Sistema che a S.Antimo viene gestito da anni dai soliti Noti, Amministratori della casa comunale compiacenti, ad “Uomini in divisa” compiacenti, a ditte che possono cambiare nome ogni tanto ma che sono riconducibili a Personaggi Noti ai più per le loro organizzazioni criminali, a ingegneri o meglio Dottori, che in sede di dibattito processuale pur essendo imparentati tra di loro, innanzi ad un Pubblico Ministero fanno credere che non si conoscono.
Nel concludere vorremmo ringraziare la Magistratura che piano piano sta facendo un egregio lavoro in sede processuale per dare giustizia al nostro Peppe.
Nel concludere vorremmo far capire che cosa si prova a non poter più avere rapporti con una persona cara a cui non puoi più chiedere consigli, scherzarci, salutarlo, abbracciarlo dargli un bacio e dirgli CIAO.
Ecco oggi noi Fratelli e sorelle unitamente alla nostra Mamma diciamo CIAO PEPPE sei e resterai sempre nei nostri cuori”.


Articolo pubblicato il giorno 10 Maggio 2021 - 08:14


ULTIM'ORA

Nessun articolo pubblicato oggi.


DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento