Campania

De Luca: ‘Campania verso la zona arancione e ristoranti aperti’

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De Luca: “Campania verso la zona arancione e ristoranti aperti. Movida dovrà avere limite, la prossima settimana decidiamo orari

Per il presidente Vincenzo De Luca, la Campania si avvia già dalla prossima settimana al passaggio alla zona arancione e a una riapertura dei locali fino a tarda sera purché si rispettino le regole basilari del distanziamento, e quindi evitare gli assembramenti, dell’uso obbligatorio delle mascherine e del controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine.

In sintesi questa è l’idea del presidente della Regione Campania De Luca che con il sindaco di Benevento Clemente Mastella, ha incontrato a Palazzo Mosti una delegazione di commercianti e ristoratori del Sannio.

“Con i commercianti – ha detto De Luca rispondendo alle domande dei giornalisti – abbiamo parlato di una situazione che sarà sicuramente di maggiore vantaggio per il mondo del commercio, per l’ambulantato gia’ dalla prossima settimana. Credo che venerdì prossimo il Cts collocherà in zona arancione anche la Campania. Usciamo quindi fuori da questa cosa demenziale della zona rossa per la Campania”.

“Ho spiegato ovviamente – ha aggiunto il governatore – che noi dobbiamo avere un limite che è quello della movida notturna. Non possiamo scherzare: a mezzanotte tutti a casa. Decidiamo la prossima settimana anche gli orari di apertura, soprattutto per i ristoranti per il servizio serale perché è evidente che il grosso dell’attività avviene di sera e non a pranzo. Anche lì dobbiamo definire un orario: 11.30 di sera o mezzanotte finisce l’attività di ristorazione ma l’importante è che dopo tutti vadano a casa perché se abbiamo migliaia di persone in mezzo alla strada nei fine settimana noi nel giro di due settimane torniamo in zona rossa. Su questo dobbiamo essere tutti responsabili”.

“Ovviamente – ha continuato De Luca – questo significa un impegno delle forze dell’ordine perché la verità è che in questi tre mesi che abbiamo alle spalle il territorio italiano è stato abbandonato a se stesso. Siamo stati nelle mani del Padreterno perché non c’era una pattuglia in mezzo alla strada e avevamo centinaia di ragazzi senza mascherina”.

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Articolo pubblicato il giorno 12 Aprile 2021 - 16:44
Fabio Testa

Fabio Testa, 28 anni, laureato in sociologia. Appassionato della cultura napoletana e dei fenomeni della tradizione popolare. Gli piace il cinema d'autore. E' grande tifoso del Napoli

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Fabio Testa

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