Confcommercio: '40 mila imprese a grave rischio usura'
E' piu' che raddoppiata rispetto al 2019 la quota di imprenditori che ritiene aumentato il fenomeno usura (27% contro il 12,7%): sono "a immediato e grave rischio usura" circa 40 mila imprese del commercio, della ristorazione e dell'alloggio.Potrebbe interessarti
In Russia i primi piccioni “biodroni” controllati con un chip nel cervello. Inquietante anticipo di futuro?
Pippo Baudo, giallo sull’eredità da 10 milioni: tre mesi dopo il testamento nessuno l’ha ancora accettata
Mattarella a Napoli, il monito alla coscienza civile: "Basta neutralità di fronte alle ingiustizie"
La società Arkipiù: "Nessun legame con la camorra"
Mediamente Napoli e Bari stanno sempre ai primi posti in graduatoria e Palermo e' una volta al terzo posto e due volte a meta' classifica, Milano e Torino nel Nord-Ovest e Padova per il Nord-Est presentano le percezioni meno preoccupanti. Risultati che - secondo Confcommercio - suggeriscono "un tema piuttosto importante anche in prospettiva futura di ripresa: per diverse ragioni le imprese del Nord hanno patito di piu' la pandemia, eppure sia per una condizione strutturale di esposizione alla criminalita' sia per una maggiore fragilita' intrinseca dell'impresa, e' il tessuto produttivo del Sud ad apparire piu' soggetto a shock negativi (perdita di fatturato o esposizione a fenomeni criminali). In altre parole, anche se il Nord ha perso di piu', e' il Sud che fatichera' in misura maggiore e per piu' tempo a uscire dalla condizione di crisi".





