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Agguati di San Giorgio: è caccia al killer solitario sullo scooter

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E’ caccia al killer solitario sullo scooter. Sarebbe lui l’autore di un omicidio e di un ferimento avvenuti nei mesi scorsi a San Giorgio a Cremano.

Infatti nell’ambito di indagini svolte dalla Squadra Mobile su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha diffuso due fotogrammi del sicario solitario tese a sviluppare una possibile matrice comune in relazione all’omicidio del 16 giugno 2020 di Raffaele Gallo , e al tentato omicidio di Giovanni Formisano del 14 novembre 2020, entrambi verificatisi a San Giorgio a Cremano.

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I due fotogrammi che ritraggono, come appare evidente la stessa persona, sono stati estrapolati durante i due agguati, in cui è stato ritratto l’esecutore materiale dei medesimi. Gli investigatori sperano che qualcuno riesca ad individuarlo e a fornire elementi utili alle indagini.

La pista seguita dalla polizia porta al clan Mazzarella visto che Giovanni Gallo, fratello di Raffaele ha scelto di collaborare con la giustizia diversi anni fa.

L’agguato contro Raffaele potrebbe essere una vendetta trasversale contro il collaboratore di giustizia che ha squarciato il muro di omerta’ in un clan, quello dei Mazzarella di San Giovanni a Teduccio, quasi indenne da pentiti. Giovanni ha in particolare accusato il boss Vincenzo Troia e i fratelli Giuseppe e Andrea Attanasio di essere mandanti ed esecutori materiali del delitto del 2011 nel quale perse la vita il meccanico innocente Vincenzo Liguori, padre della giornalista del Mattino Mary, colpito al cuore da un proiettile vagante nella sua officina. Il vero obiettivo era Luigi Formicola, anch’egli ucciso nel raid. Condannati in primo e secondo grado all’ergastolo furono assolti in corte d’Assise d’Appello dopo un rinvio dalla Cassazione.Raffaele Gallo, 56 anni, era da poco stato scarcerato dopo sedici anni di reclusione. Era ritenuto vicino al clan Vollaro.


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