In trasferta ai Parioli per rapinare Rolex: presi tre napoletani
La Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Roma, in collaborazione con i colleghi della Squadra Mobile di Napoli, al termine delle investigazioni coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma - Gruppo Reati contro il Patrimonio, in questi giorni ha eseguito alcuni provvedimenti di custodia cautelare in carcere a carico di 3 rapinatori napoletani, specializzati nelle rapine di orologi di pregio ed autori di alcuni episodi consumati nel 2020 nella Capitale.
In particolare gli operatori della sezione 'Reati contro il Patrimonio', che svolgono specifiche indagini volte ad identificare i soggetti di origine campana che periodicamente si recano a Roma per 'colpire' i possessori di orologi di marca Rolex e di elevato valore, dopo aver svolto un’accurata attività di indagine effettuando servizi in strada con pattuglie a bordo di autovetture e moto disposte nelle zone maggiormente 'battute' dai gruppi criminali napoletani, hanno individuato tre rapinatori provenienti dalla città di Napoli.
Attraverso una complessa attività investigativa, condotta con l’analisi dei tabulati di traffico telefonico ed individuazioni fotografiche da parte delle vittime, è stato possibile ricostruire l’esatta dinamica delle 3 rapine aggravate - delle quali due tentate -contestate a 2 distinti gruppi di “trasferisti”, specializzati a loro modo ed adottando diverse tecniche per portare a termine i “colpi” lontano da Napoli.Potrebbe interessarti
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Nei due tentativi di rapina avvenuti invece negli scorsi mesi di ottobre e novembre, il 40enne C.V., insieme ad altri complici, aveva seguito un’altra tecnica: dopo aver individuato la vittima in auto, questa veniva seguita lungo il tragitto e, non appena scendeva dall’autovettura, veniva aggredita alle spalle tentando, con la partecipazione di più persone non ancora identificate, di asportare i preziosi orologi indossati da due privati cittadini.Si evidenzia che tutti e tre gli arrestati sono stati associati alla Casa Circondariale di Napoli “Poggioreale”, mentre sono in corso ulteriori indagini per individuare i complici al momento rimasti ignoti.
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