E' stato sottoscritto, nella sede della Giunta regionale della Campania, il contratto per l'avvio della progettazione dell'Ospedale unico della Penisola Sorrentina.
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha parlato di "giornata importante", spiegando che "parliamo di una vicenda che si trascina da 10-12 anni. Per questo ospedale mancava la cosa fondamentale: il finanziamento dell'opera, che abbiamo deciso di finanziare con un importo di 65 milioni di euro. Abbiamo dimostrato di essere un governo che mantiene la parola e l'impegno dato. Non c'è nessuna campagna elettorale alle porte, ma siamo qui per dire ai concittadini della Penisola sorrentina che abbiamo mantenuto l'impegno. L'ospedale unico si farà".

De Luca ha sottolineato l'importanza di "un'intesa collaborativa tra tutti i sindaci interessati, fatto quasi unico nei nostri territori e una delle precondizioni che hanno consentito di arrivare a questo risultato", e ha sottolineato che "con l'ospedale unico non distruggeremo quello che oggi c'è.Potrebbe interessarti
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De Luca ha raccomandato ai progettisti di realizzare "un'opera di grande funzionalità per gli utenti e gli operatori sanitari", ma anche "un'opera al più alto livello di qualità architettonica, che sia una bellissima opera di architettura contemporanea. Facciamo in modo che diventi esso stesso un motivo di attrazione turistica in una zona che fa del turismo una delle sue ragioni di vita, di economia e di sviluppo. Abbiamo la fortuna di aver selezionato con una gara pubblica un gruppo di progettazione che ha qualità e voglia di fare cose belle e non capannoni industriali. Siamo in Penisola Sorrentina, luogo che è un brand, un marchio mondiale per il turismo e la bellezza dei nostri territori. Ci aspettiamo quindi di poter inaugurare un'opera di grande bellezza oltre che di grande funzionalità". Sui tempi, De Luca ha chiesto di essere "estremamente rigorosi.
Penso che 2 anni di tempo dall'apertura del cantiere sia un obiettivo alla nostra portata. Verificheremo se ci sono le condizioni per mettere nel capitolato l'obbligo, per chi si aggiudica il lavoro, di lavorare su 3 turni, cioè anche di notte. Il Ponte di Genova è stato fatto così, hanno lavorato 24 ore su 24", ha concluso.





