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De Luca: ‘Dobbiamo vaccinare 55mila 60mila persone al giorno’

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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca  ha annunciato che intende vaccinare 55mila 60mila persone al giorno.

Lo ha detto nel corso della consueta diretta facebook del venerdì: “Con la distribuzione dei vaccini il Governo fatto un piano tra Regione che noi abbiamo contestato fin dall’inizio perché squilibrato per la nostra Campania. Tutto il piano è sbagliato. In Campania 135mila vaccini con una diminuzione del 10%. Non si stanno rispettando criteri oggettivi abbiamo chiesto un riequilibrio che non è avvenuto. Stiamo discutendo con Arcuri su come garantire i richiami. Arriveremo a chiedere l’invalidazione del piano di distribuzione, mi auguro che prevalga il buon senso da parte di tutti. L’unico criterio è un vaccino per ogni cittadino italiano. Entro i primi giorni di febbraio finiremo il richiamo e poi inizierà la somministrazione alla popolazione. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: completare la vaccinazione di tutti i cittadini campani entro il 2021. Entro marzo, con la vaccinazione di massa, ci saranno disponibili 140-150 punti di vaccinazione, naturalmente se avremo i vaccini. Sarà nostra responsabilità darci un’organizzazione per vaccinare tutti. L’obiettivo è di fare 55mila-60mila vaccinazioni al giorno, ma non avremo alternative. Senza non avremo la tranquillità della ripresa della vita sociale”.

“Sulla situazione scolastica ha spiegato: “Per le scuole noi avevamo un obiettivo già noto ovvero di riaprire le scuole sulla base della valutazione dell’epidemia ed in piena sicurezza per tutti. E quindi scavallare il mese di gennaio. Siamo arrivati a raggiungere il nostro obiettivo. Il 25 dovrebbero riaprire le scuole primarie come avevamo previsto poi dal primo febbraio le attività nelle secondarie. Abbiamo potenziato il trasporto. La situazione è buona”. E Poi ha aggiunto: “Il nostro intento è quello di arrivare ad aprire in sicurezza facendo i 300mila test antigenici che abbiamo in dotazione a tutto il personale scolastico grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale”.

 


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