foto da orbis comunicazioni
Nel segno di Diego Armando Maradona. A undici giorni dalla scomparsa del “Pibe de Oro”, in tanti ricordano le sue gesta da vero fuoriclasse in campo e da uomo di beneficenza fuori. Tutta Napoli ha dimostrato il grande affetto per il “Diez” per eccellenza, per come ha saputo personificato perfettamente il riscatto di un intero popolo.
Ad intervenire a “Domenica In”, intervistato da Mara Venier, è stato l’immobiliarista (titolare dell’omonima agenzia immobiliare avente sede in Castel Volturno – Baia Verde, Centro Storico e Pinetamare – e Napoli) e storico collezionista Antonio Luise. Il castellano ha esternato tutto il suo dolore: “Sono giorni davvero durissimi, porto dentro di me ricordi bellissimi. Ho avuto la fortuna, grazie a mio papà Salvatore che era suo amico, di frequentare Diego negli anni più belli vissuti a Napoli. Si sono visti a Roma un paio di anni fa per l’ultima volta. I cimeli sono stati indossati ed autografati da Diego Maradona. Li custodisco con tanto amore”.
La Venier ha chiesto qualcosa in più riguardo agli anni dell’infanzia di Luise e di come giocasse con Maradona: “Ero l’unico bambino a dare schiaffetti a Diego – ha affermato ridendo Antonio -. Fortunato io, sfortunato lui”. Un ultimo ricordo è rivolto al papà Salvatore: “Come sapete, lui non c’è più e voglio immaginare che, adesso, papà e Maradona si stiano divertendo insieme”.
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