Maradona, sul web foto Diego morto. Il legale: ‘Il responsabile pagherà’

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Maradona, sul web foto Diego morto. Il legale: ‘Il responsabile pagherà’.

“Data la viralizzazione di un’immagine di Diego sul letto di morte, mi occuperò personalmente di trovare il mascalzone che ha scattato quella fotografia. Tutti i responsabili di un simile atto di codardia la pagheranno”. Lo ha annunciato in un comunicato su Twitter l’avvocato Matias Morla, il legale di Maradona, a proposito di una presunta immagine del corpo del Pibe de Oro nella bara finita in rete. In un tweet successivo, lo stesso Morla annuncia di aver individuato il responsabile che definisce ancora “mascalzone”. “Per la memoria del mio amico non riposerò finché non avrà pagato per una tale aberrazione”, ha aggiunto.

Maradona e’ morto perche’ non e’ stato curato adeguatamente. A lanciare l’accusa e’ l’ex medico personale di Diego Armando Maradona, Alfredo Cahe, che in un’intervista rilasciata oggi al canale televisivo “Telefe'” ha dichiarato che il campione argentino sarebbe dovuto rimanere ricoverato in ospedale dopo essere stato sottoposto alla chirurgia che gli ha rimosso un ematoma subdurale alla testa. “Non e’ stato curato adeguatamente, sarebbe dovuto rimanere in ospedale, non in una casa che non era preparata”, ha detto Cahe, secondo il quale Maradona e’ morto “in un modo insolito”. “Sto cercando di capire che e’ successo realmente”, ha aggiunto il medico che ha avuto in cura El Diego per molti anni. “Che fosse stato dimesso non mi e’ sembrato logico fin dall’inizio, sarebbe dovuto rimanere in uno stretto ricovero con una infrastruttura differente, come quando lo portammo a Cuba”, ha quindi aggiunto, sottolineando inoltre che “il controllo cardiovascolare non e’ stato fatto a dovere”.

Le accuse di Cahe si sommano a quelle di Matias Morla, avvocato di Maradona, che pure ha denunciato oggi che l’ambulanza chiamata per soccorrere l’ex calciatore, deceduto ieri per insufficienza cardiaca acuta, e’ arrivata con oltre mezz’ora di ritardo. “L’ambulanza ha tardato piu’ di mezz’ora, e’ stata una idiozia criminale”, ha detto il legale in un comunicato diffuso sul suo account Twitter. “E’ inspiegabile che per 12 ore il mio amico non abbia ricevuto assistenza ne’ controllo da parte del personale sanitario”, ha dichiarato Morla, annunciando che chiedera’ l’apertura di un’indagine.



    Secondo il risultato preliminare dell’autopsia, visionato dal quotidiano “La Nacion”, Maradona e’ morto per un’insufficienza cardiaca acuta, congestizia e cronica che ha generato un edema polmonare acuto. L’autopsia, riferisce il quotidiano, e’ stata condotta da cinque medici piu’ un sesto nominato dalla famiglia. Lo studio verra’ completato con analisi tossicologiche che chiariranno entro una settimana se c’e’ stata assunzione di farmaci, droghe o alcol. Secondo i medici la morte e’ avvenuta alle 12 di ieri (ora locale). Le esequie del campione argentino si svolgono oggi con gli onori di Stato nella Casa Rosada. Lo storico palazzo di governo dell’Argentina ha aperto le sue porte al pubblico dalle 6 di questa mattina (ora locale) per l’ultimo saluto all’ex calciatore. L’ingresso, riferisce un comunicato della presidenza, sara’ consentito fino alle 16.

    I familiari diretti, gli amici piu’ intimi e i compagni della “seleccion” campione del mondo del 1986 hanno assistito nelle primissime ore di oggi alle esequie private nel salone dei Popoli originari della Casa Rosada, a Buenos Aires, informa un comunicato ufficiale della presidenza dell’Argentina. La ex moglie, Claudia Villafane, le figlie, Dalma e Giannina, e pochi invitati hanno potuto dare in questo modo l’ultimo addio alla salma del campione argentino deceduto ieri prima che la camera ardente allestita nel palazzo di governo venisse aperta al pubblico. Il feretro, rimasto aperto solo nella cerimonia privata, era vestito con una bandiera argentina e accompagnato da una maglietta della nazionale ed una del Boca Junior. Oltre alla famiglia, hanno sfilato per l’ultimo saluto il presidente della Federazione calcio argentina (Afa), Claudio Tapia, l’idolo attuale del Boca, Carlos Tevez, e i compagni del mondiale del Messico 1986, Sergio Goycoechea, Oscar Ruggeri, Jorge Burruchaga, Oscar Garre, Nery Pumpido y Ricardo Giusti, tra gli altri.


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