Cronaca di Napoli

Inaugurato ai Quartieri Spagnoli murale di Ugo Russo. Borrelli (Europa Verde): “Ennesimo attacco alla giustizia’

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Inaugurato ai Quartieri Spagnoli murale di Ugo Russo. Borrelli (Europa Verde): “Ennesimo attacco alla giustizia e alle leggi, rischiamo che aree della città diventino altari alla criminalità. Si pensa a mitizzare i delinquenti mentre le vittime non contano nulla”

“Oggi viene inaugurato il murale realizzato a quanto risulta senza alcuna autorizzazione ai Quartieri Spagnoli dedicato ad Ugo Russo, il 15enne ucciso mentre tentava di rapinare un carabiniere fuori servizio. Era presente, addirittura, un esponente della Municipalità, nonostante dal Comune sia stato dichiarato di non aver concesso alcun permesso. Perché allora nessuno è intervenuto nonostante le nostre denunce e segnalazioni? Perché si è permessa questa cerimonia? Perché, in questa città, consentiamo ai prepotenti di agire come vogliono, nell’arroganza più totale? Questo è l’ennesimo attacco frontale da parte di questa gente alle leggi e allo Stato. Quando i familiari e gli amici di Ugo Russo parlano di legalità, non dimentichiamoci che sono a processo per aver devastato il pronto soccorso del Pellegrini e aver sparato contro la caserma Pastrengo dopo la morte del ragazzo”. Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde.

“Siamo convinti che non tutta le gente che abita i Quartieri solidarizzi con chi violentemente e illegalmente idolatra un ragazzo che è morto facendo una rapina. Come l’altro murale, dedicato a Luigi Caiafa, anche lui morto facendo una rapina, non sono autorizzati da nessuno: la loro arroganza gli permette addirittura di convocare la stampa, di fare inaugurazioni pubbliche. La domanda è: come è possibile che nella nostra città si arrivi a questo, perché la Sovrintendenza non si esprime? – ha aggiunto Borrelli. Il modello di un rapinatore che viene glorificato in pubblico è un atto prepotente contro gli altri. Così rischiamo che alcune zone della città diventino veri e propri altari alla criminalità. A nessuno fa piacere la morte di un 15enne, ma guai a travisare la storia. I primi responsabili sono i genitori, che hanno evidentemente impartito un’educazione errata. E mai ho sentito autocritica in questi mesi. Noi proponiamo murales autorizzati, dedicati alle vittime innocenti della camorra e della criminalità, agli eroi caduti combattendola. Simboli di cultura e lotta alla criminalità”.


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