L’innovativo sistema raddoppia la potenzialita’ diagnostica della struttura ospedaliera bergamasca rispetto al precedente metodo di processazione, implementando di 600 tamponi il tetto giornaliero di test effettuati. Il nuovo strumento va ad aggiungersi alle tre differenti piattaforme per l’attivita’ di diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 gia’ presenti al Papa Giovanni XXIII, che continueranno a ricoprire un ruolo significativo. Si ricorda che in totale, da marzo ad oggi nei laboratori dell’Ospedale di Bergamo sono stati processati oltre 62 mila tamponi ed eseguiti piu’ di 28 mila test sierologici. Numeri che, grazie all’adozione di Panther, sono destinati a crescere.
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