I carabinieri avevano gia’ dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di beni, anche ai fini della confisca, del valore complessivo di circa 4 milioni di euro, ricostruito e individuato nel corso delle indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma. Nell’ordinanza di custodia cautelare si evidenzia che “in diverse conversazioni intercettate si comprende come il mantenimento di un tenore di vita alto, l’uso di macchine molto costose, il reperimento di immobili di pregio, fanno parte di uno stile di vita che i camorristi, ed in particolare il clan Moccia, ostentano al fine di esercitare maggiore influenza sulle persone vicine ed estendere la rete di contatti che permette loro di infiltrarsi nell’economia legale”. “Se c’ho un F12… F12 targato F12 immatricolato dodici, dodici, duemila dodici (12.12.2012)… cioe’ per chi e’ collezionista e’ una cosa… ” avrebbe detto lo stesso Angelo Moccia in una conversazione intercettata.