Raffica di sanzioni nell’ultimo week end lungo le coste salernitane. I più indisciplinati ad Agropoli con 75 contravvenzioni

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Gli uomini e le donne della Capitaneria di porto hanno solcato i 240 chilometri di costa con un controllo potenziato da 12 unità (navali ma anche a terra e subacquee) con a bordo 80 militari nel lungo fine settimana ferragostano sanzionando 5 diportisti o attività balneari nelle acque che bagnano Salerno, 9 in quelle di Amalfi, 50 in quelle di Agropoli e 19 (con 2 chiusure per illeciti sulla normativa anticovid) a Palinuro.

Nei giorni più “caldi” dell’estate, dal 14 al 16 agosto, invece sono stati effettuati 3 soccorsi a Salerno, 2 ad Amalfi, 75 ad Agropoli e 82 a Palinuro. «È stato un periodo molto impegnativo come avevamo previsto e infatti abbiamo disposto un dispiegamento di forze particolare. L’illecito più frequente che abbiamo riscontrato – spiega il comandante della Capitaneria di porto di Salerno, capitano di vascello Daniele Di Guardo è lo sconfinamento in aree marine protette. Soprattutto Agropoli e Palinuro dove ce ne sono ben due. I diportisti ancorano dove è vietato oppure entrano dove è interdetto alle barche a motore».

L’attività ha riguardato anche i controlli sul rispetto delle norme anticovid. Soprattutto, l’attenzione dei militari della Capitaneria si sono focalizzati sui due moli, Manfredi e Masuccio, dove ci sono gli imbarchi dei traghetti. In questo caso, però, non solo il personale della Capitaneria di porto si è “infiltrato” a bordo dei traghetti per controllare che fosse indossata la mascherina ma, come ricorda il comandante, «c’è stato anche un lavoro sinergico con gli armatori perché, così come dispongono le ordinanze, è in capo a loro far rispettare l’utilizzo della mascherina anche negli spazi aperti, il rilevamento della temperatura e il controllo anti-assembramenti ».

Dopo una fase di assestamento, però, assicura il comandante, «stiamo ottenendo risultati positivi perché le persone si sistemano ordinatamente in fila e dai riscontri che abbiamo effettuato a bordo posso garantire che il personale delle compagnie ricorda costantemente ai passeggeri di tenere la mascherina». L’insieme delle regole d’ingaggio è stato disposto, ricorda Di Guardo «dalla Questura di Salerno che ci ha impiegato in questi controlli a supporto delle forze di polizia ma – sottolinea il comandante – abbiamo anche svolto l’ordinario lavoro di vigilanza su tutte le attività che si svolgono a mare: i controlli sugli stabilimenti balneari per la verifica delle dotazioni di sicurezza, la verifica del rispetto dei divieti da parte dei diportisti, a tutela della fascia dei bagnanti, sia nel rispetto della sicurezza dei costoni franosi». Ed è proprio questo il caso della spiaggia al confine col Baia hotel dove è stato eretta una recinzione fin sul bagnasciuga. «La Capitaneria – è spiegato – in quella particolare zona di costa ha disposto il divieto di balneazione per questioni di sicurezza legate alla possibile caduta massi, per il resto la competenza autorizzativa è del Comune di Vietri».



    In Costiera, inoltre, si sono intensificati anche i controlli contro l’abusivismo e contro gli sversamenti illeciti. Giorni intensi di lavoro che, tuttavia, commenta il comandante, «fanno parte della nostra quotidiana attività». Anzi, «il nostro lavoro – riflette – non è mai cambiato. Dal punto di vista operativo non ci siamo mai fermati con verifiche a mare, a terra e anche risalendo i fiumi nemmeno nel periodo del lockdown». La crisi economica provocata dal Covid ha colpito pesantemente anche le attività legale alle attività da diporto e dei servizi legati al turismo balneare. Una crisi che, spiega Di Guardo, è particolarmente sentita tra gli imprenditori del settore «che stanno soffrendo per la mancanza di presenze. Così anche per i traghetti, «che hanno registrato una compressione del periodo di lavoro e una forte diminuzione di passeggeri in transito e la difficoltà di adeguarsi alle norme anti covid».




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