Nato nel 1928 nel quartiere San Ferdinando, nella zona di Santa Lucia a Napoli, si laureò in Ingegneria idraulica col massimo dei voti presso l’Università di Napoli. Dopo la laurea si dedicò alle più disparate attività, tra cui quella di cronometrista alle Olimpiadi di Roma nel 1960. Prima di recitare un ruolo preponderante in ambito narrativo e saggistico, svolse anche la professione di ingegnere. Nel 1976 però comprese la sua vocazione culturale, a metà tra narrazione e divulgazione e la seguì, uscendo con il suo primo libro ‘Così parlò Bellavista’, che grazie anche all’interessamento di Maurizio Costanzo riuscì a guadagnare molto spazio nel dibattito pubblico. Attraverso la partecipazione al talk show ‘Bonta’ loro’ condotto proprio da Costanzo e ad altre manifestazioni, fra il 1976 e il 1977 il libro riuscì a vendere più di 600.000 copie e venne tradotto anche in giapponese, trasformandosi in un vero e proprio caso letterario.
De Crescenzo decise allora di dedicarsi interamente alla scrittura e alla riflessione filosofica, abbandonando il suo lavoro di addetto alle pubbliche relazioni presso l’Ibm. Nel 1998, con l’opera ‘Il tempo e la felicità’ pubblicata da Mondadori, l’intellettuale napoletano vinse il Premio Cimitile. In questo periodo affianco’ l’attività di romanziere a quella di divulgatore: numerosi furono i suoi contributi sia letterari che televisivi in cui dimostrò capacità efficaci sul piano dell’introduzione di tematiche culturali difficili. De Crescenzo prese parte a produzioni sia sul piccolo che sul grande schermo, guadagnandosi anche una parte accanto a Sophia Loren e Luca De Filippo in ‘Sabato, domenica e lunedì nel 1990. Fu poi sceneggiatore nel 1978 del film ‘La mazzetta’ di Sergio Corbucci, con protagonista Nino Manfredi. Il suo successo più importante arrivò pero’ quando deciase di portare sullo schermo, come regista e attore, il suo fortunato ‘Così parlò Bellavista’.
La pellicola fu premiata con 2 David di Donatello. De Crescenzo se n’è andato il 18 luglio 2019, un giorno dopo un altro ultranovantenne che aveva segnato la storia culturale d’Italia, Andrea Camilleri.
In totale, Luciano De Crescenzo ha pubblicato cinquanta libri, vendendo circa 18 milioni di copie nel mondo, di cui 7 milioni in Italia. Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 Paesi.
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