Settant'anni per Gabriele Salvatores, regista e premio Oscar per i film "Mediterraneo".
Compie oggi settant'anni Gabriele Salvatores, regista e sceneggiatore premio Oscar nel 1992 per il suo "Mediterraneo", film che lo ha portato a scrivere il suo nome nella lista dei cineasti che hanno fatto e ancora faranno la storia della settima arte nel nostro Paese.Potrebbe interessarti
Nero il film di Giovanni Esposito inaugura la rassegna Al Cinema per crescere
Familia di Francesco Costabile candidato italiano agli Oscar 2026: dramma potente per rappresentare l’Italia
Toni D’Angelo racconta il docufilm “Nino – 18 giorni”: un viaggio intimo nella vita del padre
Nino D’Angelo emoziona Venezia: “Nino. 18 giorni” commuove il pubblico tra musica e confessioni inedite
Un cinema corale che trova la sua forza nella sinergia tra gli attori, quasi sempre a rotazione gli stessi, che sono quei compagni di avventura con i quali cammina a braccetto dagli esordi teatrali, dalla fondazione della compagnia Teatro dell'Elfo nel 1972, insieme a Ferdinando Bruni e poi ancora Claudio Bisio, Paolo Rossi e Silvio Orlando; oggi diventato un vero e proprio teatro all'avanguardia punto di riferimento per la scena milanese.
Un cinema che poi non ha età, o meglio, resta fermo ad un'età giovane e spregiudicata, cosa che caratterizzerà tutta la produzione del regista nato a Napoli ma adottato in maniera totale da una Milano spesso presente e raccontata nelle sue pellicole. Si prosegue nella carrellata dunque con "Sud" del 1993, probabilmente il suo film più politicamente impegnato, per poi passare al visionario "Nirvana", che resta il suo film più apprezzato dal pubblico in termini di incassi. Anche "Denti", film cupo e grottesco, si può considerare assolutamente un guizzo di sperimentazione, così come, al contrario, più psichedelico e solare il suo "Amnésia", due film con i quali Salvatores entra nel nuovo millennio.
Potrebbe interessarti anche: https://www.film.it/film/attori/p/gabriele-salvatores/