Fumarole di Agnano, partono i lavori per la chiusura del pozzo ma nel cantiere ci sono state presenze ‘abusive’

Pubblicato da
Condivid

Fumarole di Agnano, partono i lavori per la chiusura del pozzo ma nel cantiere ci sono state presenze ‘abusive’. Borrelli: “non vogliamo in alcun modo che le indagini posso essere compromesse e chi si creino interferenze, tutto deve proseguire in maniera trasparente.”

Ancora tante politiche e poca chiarezza riguardo alle trivellazioni e alle fumarole di Agnano.

Dalla mattinata del 13 luglio sono partite le operazioni per la chiusura del pozzo di via Antignana ma sembra che i lavori non siano cominciati in maniera regolare, come racconta Giuseppe Mosca, del comitato No Triv :” Stamattina prima dell’arrivo dei tecnici Ingv all’ interno del cantiere vi erano delle persone non autorizzate che poi sono state identificate e fatte allontanare. Sono state seguite delle operazioni di pulizia dei fanghi di lavorazione che per ora sono stati accatastati in un angolo, ma in seguito tali fanghi verranno smaltiti in maniere corretta dato che sono tossici? Vogliamo certezze su questa cosa.  Il Comune di Pozzuoli ha dato il via alla messa in sicurezza del cantiere ma riteniamo opportuno, dato che vi è un’indagine in corso, che tali operazioni vengano eseguite sotto la vigilanza della Protezione Civile visto che delle persone non autorizzate possono entrare nel cantiere, come è accaduto, e potrebbero occultare delle prove o creare ulteriori condizioni di pericolo.”.

“Chiediamo che l’area venga sottoposta a vigilanza continua, non vogliamo in alcun modo che le indagini posso essere compromesse e chi si creino interferenze. Continueremo a vigilare su questa vicenda facendo in modo che tutto prosegui in maniera chiara e pulita e che la popolazione possa essere rassicurata. Bisogna andare fino in fondo nelle indagini   e ricercare le eventuali responsabilità di chi ha messo a rischio la sicurezza di un’intera zona e della sua popolazione.”- ha dichiarato il Consigliere Regionale dei Verdi-Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

 


Pubblicato da