Nuove e specifiche risorse sul PON “Per la Scuola” 2014-2020 – Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), sono state destinate per fronteggiare il rischio sanitario da Coronavirus.
"Lo scorso ventisette marzo (per gli italiani erano le prime settimane di quarantena) l'Unesco, valutando gli effetti più pesanti della pandemia, ammoniva circa il grosso rischio dell'aumento della forbice della dispersione scolastica in tutto il mondo.
I dati diffusi dall'Istat, relativamente ai nostri territori, sono drammatici.
Da anni, l'apprendimento e la crescita di milioni di ragazze e ragazzi si scontrano, spesso, con carenze strutturali, classi pollaio, edifici fatiscenti e insicuri. Situazioni e prospettive, queste, che non possono essere assolutamente compatibili con la didattica e la formazione degli studenti, ancora di più in uno scenario post-pandemico.
La pandemia e il succedaneo della didattica a distanza hanno evidenziato profonde disparità e diseguaglianze sociali già note, che ora rischiano di divenire incolmabili. Chi ora viene lasciato indietro, forse non tornerà più a scuola. Senza dimenticare che la scuola è l'istituzione che, forse più delle altre, consente alle famiglie di organizzare la propria vita.
Le scuole vanno riaperte, gli edifici scolastici adeguati e messi in sicurezza.
A tal proposito, segnaliamo all'Amministrazione locale che, per fronteggiare il rischio sanitario, sono state destinate nuove e specifiche risorse sul PON “Per la Scuola” 2014-2020 – Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).Potrebbe interessarti
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Nel caso il Comune non l'abbia già fatto, c'è tempo fino al 19 giugno per candidarsi e accedere ai finanziamenti. La procedura telematica (qui illustrata nel dettaglio t.ly/F0BL) è piuttosto semplice: basta registrarsi al portale del Sistema informativo del Ministero dell'istruzione (SIDI), per poi accreditarsi al sistema di gestione dei finanziamenti PON tramite il servizio SIDI “PON Istruzione – Edilizia Enti Locali”.
Una proposta semplice, che speriamo sia accolta celermente dall'Amministrazione.
Troppo tempo e troppo spazio sono stati sottratti alle studentesse e agli studenti della nostra comunità."
Partito Democratico di Scafati