Refugees and migrants wait to be rescued by aid workers from the Spanish NGO Proactiva Open Arms, 60 miles north of Al-Khums, Libya, on Feb. 18, 2018, after leaving Libya aboard an overcrowded rubber boat in an attempt to reach European soil. (ANSA/AP Photo/Olmo Calvo) [CopyrightNotice: Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved.]
Naufragio in Tunisia, sono 34 i cadaveri recuperati dalla Marina tunisina nell’area del mare situata tra El Louza (Jebeniana) e Kraten al largo delle isole Kerkennah, teatro del naufragio di un barcone con 53 migranti subsahariani a bordo, partito da Sfax nella notte tra il 4 ed il 5 giugno e diretto verso le coste italiane.
Lo rende noto il sito informativo tunisie numerique precisando che i corpi rinvenuti appartengono a 22 donne, 9 uomini, 3 bambini, di vari paesi dell’Africa sub-sahariana e un tunisino originario di Sfax, che sarebbe stato al timone del peschereccio affondato. Unità della Marina militare e della Guardia costiera con l’ausilio dei sommozzatori delle forze armate e della protezione civile sono ancora al lavoro nel tratto di mare interessato dal naufragio alla ricerca di altri dispersi.
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