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Il miracolo è compiuto: il sangue di San Gennaro si è sciolto a porte chiuse

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Napoli. Il sangue di San Gennaro si è sciolto: in una chiesa deserta a causa del coronavirus e senza la tradizionale processione, il sangue nell’ampolla si è liquefatto.

In tanti attendevano questo responso arrivato in diretta streaming, come un segnale per l’emergenza che stiamo vivendo. L’arcivescovo emerito di Napoli Crescenzio Sepe ha dato l’annuncio dell’avvenuto miracolo, pochi minuti sono passati dall’inizio della messa che in questo momento si sta celebrando nel duomo di Napoli. Quest’anno non si è tenuta la tradizionale processione dal Duomo alla Basilica di Santa Chiara in ricordo della traslazione delle Reliquie dell’Agro Marciano alle Catacombe di San Gennaro. Pertanto, l’ampolla con il Sangue, nella cassaforte alle spalle dell’altare della Cappella del Tesoro, è stata prelevata dal cardinale Sepe che l’ha portata sull’altare maggiore della Cattedrale per dare inizio alla celebrazione. Presenti insieme al cardinale Sepe il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, in qualità di presidente della Deputazione di San Gennaro, Riccardo Imperiali di Francavilla, membro della Deputazione, e monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella di San Gennaro. L’annuncio è stato salutato dal tradizionale sventolio del fazzoletto bianco da parte del membro della Deputazione di San Gennaro dall’altare del Duomo. “Anche in questo tempo di coronavirus il Signore tramite l’intercessione di San Gennaro ha sciolto il sangue”, ha detto il cardinale Sepe.

“Appena io e il sindaco abbiamo aperto la cassaforte abbiamo trovato che il sangue era già sciolto”, ha spiegato il cardinale Crescenzio Sepe, leggendo la liquefazione del sangue come “segno di predilezione e di benevolenza per tutta la nostra bella città di Napoli, per la Campania, per l’Italia intera e per il mondo intero”.

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