Il conto alla rovescia prosegue inesorabile e il rischio di non riuscire a portare a termine il campionato di Serie A nei tempi previsti si fa sempre più concreta.Potrebbe interessarti
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I nodi da sciogliere sono ormai noti: il rischio quarantena per tutta la squadra in caso di positività, l'obbligo di ritiro per le squadre e le responsabilità dei medici. Sui primi due punti nei giorni scorsi c'è stata una 'apertura' del ministro Spadafora, viste le proteste e le oggettive difficoltà logistiche di alcuni club. L'ultima parola spetterà però al CTS. Intanto oggi sull'argomento è tornato il presidente dell'AIC Damiano Tommasi, che nel ribadire che si dovrà ripartire solo "in sicurezza", ha lanciato l'ipotesi di poter "accorciare il tempo della quarantena" se "aumenta il numero dei test". "Ci sono troppi poteri e troppa burocrazia. Spero che si arrivi alla decisone di lasciarci giocare perché il calcio è una grande industria in Italia", ha tuonato invece Rocco Commisso, presidente della Fiorentina. Scettico sulla ripresa il 13 giugno il patron dell'Udinese Giampaolo Pozzo: "E' troppo presto, serve almeno un mese di allenamenti completi. L'ideale sarebbe ripartire a fine giugno".Una cosa è certa, ad oggi la maggior parte delle squadre di Serie A ha proseguito con allenamenti individuali nel rispetto delle misure di sicurezza: dal Milan all'Inter, dal Napoli alla Roma. Allenamenti in piccoli gruppi, invece, per la Juventus. I bianconeri, con il Parma, sono fra i pochi ad avere le strutture adatte per autoisolarsi, come previsto dalla versione del protocollo ancora in essere. La Juve si è allenata così alla Continassa, dove domani dovrebbe tornare a mettere piede per la prima volta dopo due mesi Cristiano Ronaldo. Il Parma è invece andato in ritiro a Collecchio, potendo sfruttare il convitto del settore giovanile e le stanze per il ritiro in occasione le partite. "Non vogliamo anticipare gli altri, non è una sfida. Siamo riusciti a rispettare il protocollo in atto, in attesa di quello nuovo", ha spiegato il ds Daniele Faggiano.





