Ordinanza De Luca, La Mura (M5S): “Attenzione al polo conciario di Solfatara”

SULLO STESSO ARGOMENTO

“Con l’ordinanza n.39 dello scorso 25 aprile, il governatore Vincenzo De Luca ha consentito da oggi le attività conservative, di manutenzione, pulizia e sanificazione delle aree produttive di alcune attività: tra queste quelle relative alla lavorazione delle pelli. Esulta il polo conciario di Solofra, cui si dovrà prestare molta attenzione in quanto molto spesso responsabile di scarichi che hanno strette correlazioni con l’inquinamento del fiume Sarno”, così la senatrice capogruppo M5S in commissione Ambiente Virginia La Mura.

“Come già annunciato dal ministro Costa, verranno effettuati serrati controlli per monitorare la qualità delle acque del fiume e capire, sopratutto in questa fase di ripresa delle attività, quali sono quelle con comportamenti illeciti e irrispettosi della salvaguardia ambientale. E proprio questa prima fase è importante in quanto in fase di lavaggio e manutenzione gli impianti potrebbero riversare nel suolo e nell’acqua i rifiuti prodotti attraverso gli scarichi. Come è noto, il settore conciario è altamente inquinante per la produzione di acque reflue e fanghi contenenti materiali chimici e organici delle fasi di lavorazione. Sali di cromo, calce idrata, solfuro di sodio, cloruro di sodio denaturato, sali di alluminio e zirconio, solfidrato di sodio, solfato e cloruro di ammonio, acidi cloridrico e solforico, carbonato e bicarbonato di sodio, solfato di magnesio, solfito, bisolfito, caolino, sono solo alcune delle sostanze inorganiche di cui si fa uso; mentre tra i prodotti organici di sintesi troviamo resine, coloranti, emulsionanti, i tannini sintetici o sîntani. Ma non è tutto, perché ovviamente gli affluenti conciari contengono derivati della degradazione della pelle, oltre a numerosi additivi chimici. Come non ricordare le parole del vicesindaco di Solofra, nonché noto industriale conciario, Gaetano De Maio che ad agosto 2018 dichiarava che alcuni scarichi rilasciati all’interno del torrente Solofrana avevano solo “lavato le pietre”. Confido nella collaborazione di tutti i coinvolti, noi non abbasseremo la guardia e presteremo la massima attenzione, anche per questo presenterò al più presto al ministro all’Ambiente Sergio Costa un’interrogazione parlamentare”, conclude La Mura.




LEGGI ANCHE

Napolindie, il format culturale di Lello Ferrillo e Gianni Simioli, torna all’Arena del Flava

Il format culturale ideato da Lello Ferrillo e Gianni Simioli che cura la direzione artistica coinvolge, in questa seconda edizione, l’Associazione Librai di Port’Alba. APERTE LE PREVENDITE – PRIMA RELEASE Dopo il grande successo dello scorso anno, con dodici ore di cultura e musica no stop e 10.000 ragazzi e ragazze che hanno affollato la spiaggia, Napolindie torna all’Arena del Flava, nell’area marina protetta del litorale di Castel Volturno, al Flava Beach (viale Dante Alighieri –...

I Nas sequestrano due tonnellate tra uova di Pasqua e colombe

I Carabinieri per la Tutela della Salute, in collaborazione con il Ministero della Salute, hanno potenziato i controlli sui prodotti tradizionali. Sono emerse varie violazioni legate alla mancanza di pulizia e igiene negli ambienti di lavoro, all'assenza delle dovute misure di sicurezza alimentare, alla mancanza di tracciabilità dei prodotti e a etichette non conformi. Alcuni casi hanno coinvolto ingredienti scaduti e conservati in condizioni igieniche precarie, con presenza di roditori. I Nas Carabinieri hanno condotto...

Si è pentito il super boss Francesco Schiavone “Sandokan”

Un terremoto nel mondo camorristico: il boss dei Casalesi, Francesco Schiavone "Sandokan", dopo 26 anni dal suo arresto, ha deciso di collaborare con la giustizia. La notizia, riportata da Cronache di Caserta, ha sconvolto la comunità casalese e rappresenta una svolta epocale nella lotta contro la camorra. Un regno di terrore che si sgretola. Sandokan, 71 anni, era considerato l'uomo che ha spodestato Antonio Bardellino, altro noto capoclan. Arrestato nel 1998 e condannato all'ergastolo per diversi...

Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE