Aveva 94 anni lo scrittore brasiliano Rubem Fonseca, considerato l'autore più importante del noir sudamericano. Un ex commissario di polizia autore di romanzi gialli ambientati tra le favelas di Rio de Janeiro e i diseredati di ogni tipo. E' morto ieri pomeriggio all'ospedale Samaritano di Rio, dopo aver avuto un infarto nel suo appartamento.
La critica letteraria lo considera l'iniziatore in Brasile di un genere letterario autonomo, il 'brutalismo', ed è stato insignito del prestigioso Prémio Camões alla carriera nel 2003.Potrebbe interessarti
Tra i libri pubblicati in italiano spicca "Agosto" (Il Saggiatore, 1998), che ripercorre tra storia e finzione la realtà politica del Brasile degli anni Cinquanta. Tra i volumi di racconti in italiano invece, c'è "Buon anno" (Voland, 1998), che raccoglie storie di violenze inaudite, di omosessuali, transessuali, poveri e disadattati con il filo conduttore di una speciale freddezza con cui i personaggi osservano il mondo ed interpretano la propria esistenza.






