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Coronavirus, Arcuri: ‘La battaglia non è vinta, normalità lontana’. Speranza insiste su lockdown

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Nessun rompete le righe. Il maggior via vai nelle città, le foto di ‘assembramenti’ più o meno consistenti lungo le vie di Genova, Napoli, Palermo e il tasso di mobilità della Lombardia che sale di due punti percentuali mettono in allarme chi è in prima linea per contrastare la diffusione del Covid-19. Si tenta allora di serrare le fila.La battaglia contro il coronavirus “prosegue senza sosta – avverte Domenico Arcuri – Dobbiamo evitare di cominciare a pensare che stiamo vincendo, che abbiamo costretto l’avversario in un angolo, che stiamo per avere il sopravvento. Gli indicatori ci dicono solo che stiamo contendendo la portata”. Il commissario straordinario all’emergenza si rivolge direttamente ai cittadini: “Astenetevi dal pensare che sia già arrivato il momento di modificare o se volte tornate a normalizzare i vostri comportamenti, non vi fate influenzare dalle sensazioni o dai calendari. Usciremo da questo dramma – sottolinea – solo se ognuno di noi farà la propria parte”. Deplorevoli, per Arcuri, le immagini che lasciano trasparire un allentamento del rigore dei comportamenti di alcuni. “Dobbiamo fare di tutto perché i sacrifici non vadano dispersi o addirittura vanificati”.

Anche Roberto Speranza lancia l’allarme: il distanziamento sociale, ribadisce è “l’unica arma”. Fino a quando non si otterrà un vaccino (e i tempi “non saranno immediati”, ammette il ministro della Salute) è l’unica strada che “al momento che dà certezze”. Guai, dunque, a considerare vinta la partita, nonostante – grazie al lockdown – l’indice di contagio abbia iniziato la sua discesa. “La battaglia è ancora in corso ed è durissima, atteggiamenti sbagliati e non in linea con le misure rigorose che sono vigenti – mette in guardia il ministro – rischiano di compromettere quanto di buono abbiamo fatto finora”.Anche gli amministratori locali fanno appello ai propri cittadini. A Milano “c’è più gente in giro”, ammette il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che dispone più controlli ma avvisa: “Mettiamoci d’accordo, non è che il gioco del momento è diventato ‘guardia e ladri’, perché le guardie non sono sufficenti per controllare i comportamenti di 1 milione e 400 mila persone. Per cui ognuno deve fare più che mai il proprio dovere”. Anche Nicola Zingaretti invita a “resistere”. Siamo “nel cuore di una battaglia. Le misure di contenimento stanno funzionando ma serve assoluto rigore nel rispetto delle regole. Non abbassiamo la guardia in alcun modo”, l’appello del Governatore del Lazio.Quanto ai tempi, parla di un “possibile” allentamento delle misure dopo Pasqua Pierpaolo Sileri, “ma solo se calano i contagi”. “Bisognerà convivere con il virus – ribadisce il viceministro della Salute – fino al vaccino”.

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