Il 29 aprile 1990 e' una data storica per i tifosi del Napoli calcio: esattamente 30 anni fa la squadra azzurra allenata da Alberto Bigon e trascinata da Diego Armando Maradona vinceva il suo secondo scudetto, tre anni dopo il primo tricolore, conquistando il quinto grande successo dell'era partenopea del 'Pibe de Oro' (se si considerano anche la Coppa Italia vinta nel 1987 e la Coppa Uefa 1989).Potrebbe interessarti
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Maradona non gioco' le prime partite della stagione e venne sostituito proprio dalla giovane promessa sarda, rientrando comunque presto in squadra. L'1 ottobre '89 contro il Milan di Arrigo Sacchi (3 a 0 al San Paolo) mise a segno una delle sue perle piu' celebri, un colpo da biliardo con finta e pallonetto per superare il portiere su azione di contropiede. Con i rossoneri fu lotta serrata fino alla fine, in una sfida che riservo' anche aspre polemiche (per la vittoria a tavolino del Napoli contro l'Atalanta a Bergamo, dove l'8 aprile Alemao fu colpito da una monetina) e colpi di scena. A due giornate dal termine Napoli e Milan guidavano la classifica a pari punti. Il 22 aprile, 33esimo turno, mentre i supporter partenopei coloravano di azzurro lo stadio del Bologna e Maradona e compagni superavano i rossoblu con relativa facilita', gli uomini di Sacchi cadevano nella 'fatal Verona'. Il Napoli conquistava i 2 punti con un 4 a 2 con reti di Careca, Maradona, Francini e Alemao. In Veneto si scriveva un dramma inatteso. Il Milan, in vantaggio nel primo tempo, veniva superato nei minuti finali per 2 a 1 in un match che si chiudeva con le espulsioni del tecnico Sacchi prima e di Frank Rijkaard, Marco Van Basten e Alessandro Costacurta poi. Il 29 aprile ai rossoneri sarebbe servito un miracolo per recuperare due punti. Il Napoli di Maradona non si fece sfuggire l'occasione per mettere le mani sul trofeo piu' amato in citta'. Per gli azzurri fu la seconda grande festa avvolti nel calore del pubblico di casa.





