L’ex Assessore Regionale Vittorio Fucci già nei giorni scorsi, difronte ad un assordante silenzio di alcune istituzioni, ha lanciato l’appello alla Regione ed al Governo Nazionale affinché, difronte alla drammatica emergenza determinata dalla pandemia del coronavirus, sia immediatamente riaperto l’Ospedale di Cerreto Sannita, sia immediatamente aperto l’Ospedale di S. Bartolomeo in Galdo, costruito nel lontano 1960 e mai funzionante, siano potenziati seriamente, a fronte dei pochissimi posti di terapia intensiva di cui dispongono le strutture ospedaliere sannite, gli Ospedali di S. Agata dei Goti e di Benevento. Necessità ancora più viva per il Sannio, abbandonato al suo destino perché privo di una idonea rete viaria di collegamento, e pertanto, isolato.
L‘ex Assessore si è affidato anche ad un video pubblicato nei giorni scorsi sulla sua pagina pubblica di facebook, annunciando anche l’avvio di una sottoscrizione da parte dei cittadini della Valle Telesina, finalizzata ad ottenere la immediata riapertura dell’Ospedale di Cerreto Sannita, riavviandone l’attività, come anche per quello di S. Bartolomeo in Galdo, con l’installazione di ventilatori polmonari per i reparti di terapia intensiva .
Un diffondersi della pandemia nel Sannio, considerato l’atavico isolamento in cui versa, determinerebbe una letalità altissima ed imperdonabile.
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