Dpcm del 4 marzo 2020, Eleonora De Majo: ‘Ci fermiamo per ripartire’

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In seguito al Dpcm del 4 marzo 2020 firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte contenente le misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus, siamo tenuti a rinviare a data da destinarsi i principali eventi culturali organizzati dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo, in primis la Pink Night del giorno 7 presentata ieri in conferenza stampa. Nel decreto si invitano le istituzioni e i cittadini a sospendere tutte le attività che prevedono assembramento di persone; in questo modo il decreto evita di elencare le strutture che possono restare aperte lasciando ai gestori, agli operatori, agli organizzatori la possibilità di scegliere. Come amministrazione, come assessorato alla Cultura e al Turismo, riteniamo che sia necessario fermarsi, rinviando gli eventi che cronologicamente rientrano nel periodo attenzionato dal decreto ma confermando tutti quelli che possono svolgersi regolarmente come le mostre, dal momento che il decreto non prevede la chiusura dei musei e degli spazi espositivi.
Ci fermiamo per ripartire; lavoreremo sodo per studiare tutte le possibili alternative nel caso in cui queste misure dovessero protrarsi ancora e organizzeremo Pasqua, il nostro Maggio dei Monumenti e l’Estate a Napoli con più entusiasmo di prima. Nonostante ciò siamo consapevoli che i comparti del turismo e della cultura stanno già pagando e pagheranno un ulteriore prezzo altissimo nelle prossime settimane, e a sentire le categorie, ne conseguiranno chiusure e licenziamenti. Ciò si aggiunge, in verità, alla condizione già fragile del comparto dei lavoratori e delle lavoratrici della cultura e dello spettacolo, condizione su cui questa contingenza ci impone una riflessione seria e operativa.
A tal proposito, chiediamo fermamente al Governo di prevedere delle misure di sostegno che possano aiutare a resistere in questa difficoltà estrema. Come Assessorato alla Cultura e al Turismo è già in atto un confronto costante con le categorie e con i sindacati del comparto del turismo e convocheremo a breve il settore dello spettacolo. Nonostante il momento difficile che stiamo vivendo e nonostante la sacrosanta necessità di arginare i contagi, la vita della nostra comunità non può e non deve fermarsi: e fortunatamente tante sono le possibilità che ci offre la nostra città. Approfittiamo inoltre di questo ‘rallentamento’ della vita ordinaria per ricostruire un rapporto, anche economico, con la comunità in cui viviamo e con lo spazio urbano che abitiamo.




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