E' partita stamattina all'Istituto nazionale tumori "Pascale" di Napoli la sperimentazione clinica del Tocilizumab, il farmaco finora usato nell'artrite reumatoide e che ha dato miglioramenti nel trattamento della polmonite che complica l'infezione da Coronavirus.Potrebbe interessarti
"La cosa bellissima - spiega il direttore dell'Unità Sperimentazioni cliniche del Pascale Francesco Perrone - è che in tempi record si è fatto un lavoro di altissima qualità metodologica. La Commissione tecnico-scientifica di Aifa, compulsata dal direttore generale Nicola Magrini ancor prima che il decreto del ministro le affidasse poteri specifici in materia di coronavirus, ha lavorato sodo sul protocollo e ha proposto che il gruppo di ricercatori napoletani collaborasse con il gruppo emiliano, guidato da Carlo Salvarani, con il quale ho stabilito un immediato eccellente rapporto personale. E poi il Comitato etico dello Spallanzani, che poche ore dopo essere stato indicato come quello che decide per tutta Italia era al lavoro e nella notte di ieri, dopo un intenso scambio di commenti e due importanti miglioramenti del protocollo stesso, lo ha approvato. E poi i componenti del comitato indipendente di revisione, metodologi e clinici esperti, tra cui alcuni di quelli che in Lombardia stanno affrontando l'immane emergenza di questi giorni". Il direttore scientifico del Pascale, Gerardo Botti, sottolinea: "Quello che ora è importante è che il farmaco funzioni e che l'intuizione dell'equipe dei nostri ricercatori risulti valida anche alla prova di una sperimentazione prospettica importante per la condivisione con la comunità scientifica e per fare un passo avanti contro questa maledetta pandemia". Secondo il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi, "la sinergia è la chiave. Collaboriamo tutti, ciascuno nel suo ruolo e ciascuno consapevole che è un anello di una catena che, siamo fiduciosi, ci porterà lontano. Mai come in questo momento ha valore quello che sosteniamo da sempre: uno più uno uguale tre".






