Retromarcia sulle scuole, che da lunedì chiudono in tutta la Francia "fino a nuovo ordine", via libera alle elezioni dei sindaci domenica prossima e appello al massimo sforzo dei francesi, invitati a "limitare allo stretto necessario" gli spostamenti: ha avuto toni solenni il discorso alla nazione di Emmanuel Macron in piena crisi del Coronavirus, promettendo di proteggere la salute dei francesi "costi quel che costi" e di evitare - insieme con i partner europei - la crisi "economica e finanziaria".Potrebbe interessarti
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Dopo febbrili consultazioni durate tutto il giorno, Macron ha deciso di chiudere "fino a nuovo ordine" le scuole su tutto il territorio da lunedì, una decisione fin qui esclusa anche dal ministro competente, Jean-Michel Blanquer. Chiudono anche asili e università: "i nostri ragazzi e i nostri giovani sono quelli che propagano più rapidamente il virus, a volte senza avere neppure sintomi". Senza limitare le attività lavorative, Macron ha però invitato le imprese a "intensificare" il telelavoro. Restano funzionanti i trasporti pubblici, altrimenti "bloccheremmo tutto", ha aggiunto il presidente. In controtendenza rispetto alle previsioni delle ultime ore, anche la conferma delle elezioni dei sindaci, che porterà 45 milioni di persone alle urne domenica prossima: "Non ci sono controindicazioni", ha sottolineato. Non ha esplicitamente confermato il ballottaggio di domenica 22, ma la mobilitazione elettorale alla vigilia della chiusura delle scuole fa già discutere. Quanto alle misure che limitano i movimenti, Macron ha invitato "i nostri connazionali più fragili", gli over 70, quelli che hanno problemi respiratori o malattie croniche, ad evitare per quanto possibile di uscire. A tutti, in generale, ha chiesto di "limitare gli spostamenti allo stretto necessario". "Siamo solo all'inizio di quest'epidemia - ha ripetuto - ovunque in Europa sta accelerando, si sta intensificando. La priorità assoluta sarà la nostra salute, non transigo su nulla". "Nonostante i nostri sforzi - ha riconosciuto - il virus continua a propagarsi. Lo sapevamo, lo temevamo. La malattia colpirà prima le persone più vulnerabili. Poi, una possibile seconda ondata colpirà un pò più tardi i piu' giovani, meno esposti alla malattia".





