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Tra l'altro, è il j'accuse di Lamberti, "la Regione ha pensato bene di farsi rifilare un 'pacco' da un milione di cosiddetti test rapidi che non sono stati mai validati dal ministero della Sanità e dunque sono inaffidabili da un punto di vista diagnostico". "Invece di spendere inutilmente tutti questi soldi - è l'appello di Lamberti - la Regione bene avrebbe fatto ad accettare il nostro contributo. Così, gli stentati 800 tamponi che la costellazione ospedaliera riesce a processare ogni giorno, sarebbero addirittura triplicati". "I laboratori privati accreditati campani - sottolinea ancora Lamberti - vogliono solo fare la loro parte. Siamo in grado di eseguire almeno altri 2mila test al giorno. E non vogliamo nulla in cambio". "La Regione acquisti e distribuisca i reagenti e noi, senza alcun ulteriore costo per la collettività, metteremo a disposizione il personale, le attrezzature, l'organizzazione e tutto il nostro know how" è la richiesta di Lamberti, che poi rilancia: "definiamo i protocolli e da subito la Campania farà quasi 3mila test seri, validati e affidabili ogni giorno". "De Luca - conclude il presidente di Federlab - farebbe bene a ricordare che tra gli operatori sanitari esistono anche i laboratoristi privati con i tecnici di laboratorio, i prelevatori, gli addetti all'accettazione, i cardiologi, i radiologi ed i tecnici di radiologia, e tutti gli altri specialisti accreditati che, in carenza drammatica di dispositivi di protezione (mascherine e guanti), continuano, ormai soli, a fare prelievi, radiografie e visite a pazienti potenzialmente infetti. Farebbe un atto doveroso di rispetto".






