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Così è partita la riorganizzazione di tutta la rete, creando altri due centri per l'esame dei tamponi a Salerno, nell'ospedale Ruggi d'Aragona, e ad Avellino, presso il Moscati. Oggi si è aggiunto anche quello del Sant'Anna di Caserta. L'ospedale di Maddaloni, poi, nel Casertano, è stato destinato pure alle terapie intensive e alla cura dei pazienti con Conavid-19. Anche il Ruggi ha creato un'area specifica, attrezzando posti letti di terapie intensive e sub intensive. L'obiettivo dei 490 posti in più (102 di terapia intensiva, 85 di sub terapia intensiva e 403 fra malattie infettive e pneumologia) è centrato grazie alle rapide risposte delle Asl di Salerno e Avellino; delle aziende ospedaliere Moscati di Avellino, Ospedale dei Colli con Cotugno e Monaldi, Cardarelli e Ruggi; dell'Asl Napoli 2 per i nosocomi di Giugliano e Pozzuoli; dell'Asl Napoli 1 con il Loreto Mare; degli atenei Federico II e Vanvitelli; dell'ospedale pediatrico di Napoli Santobono, che pure ha allestito un reparto specifico per i piccoli contagiati con un posto in terapia intensiva; del San Pio di Benevento.






