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Il Tar sospende il concorsone della Regione Campania: violato l’anonimato

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Il Tar sospende il maxi-concorso della Regione Campania: per i giudici è stato violato l’anonimato. Con sentenza è stata sospesa la procedura per l’assunzione di 950 unità a tempo indeterminato per la categoria D. Il concorso è sospeso fino al 6 ottobre quando ci sarà l’udienza pubblica. Diversi candidati esclusi, assistiti dallo Studio legale Leone Fell & C., avevano fatto ricorso per contestare le modalità operative con cui Formez e Commissione Ripam hanno gestito la selezione. “Non e’ un fulmine a ciel sereno, l’avevamo denunciato in tempi non sospetti chiedendo giustamente di fermare, in autotutela, il concorsone. Adesso De Luca sospenda le prove per tutti i profili e si ricominci daccapo”. Lo ha affermato il capogruppo regionale campano di Forza Italia Armando Cesaro commentando la sentenza del Tar Campania n. 00218/2020 che accoglie il ricorso al concorso Ripam Campania presentato da diversi candidati per il profilo D. Cesaro ha aggiunto: “Non e’ un caso che i rilievi dei magistrati amministrativi coincidano proprio con quelli messi nero su bianco nelle nostre interrogazioni, nelle nostre denunce stampa. Adesso non resta che sospendere l’intera procedura anche per la categoria C: sarebbe infatti da irresponsabili ostinarsi ad andare avanti visto che le stesse criticita’ oggi ritenute fondate dal Tar per la categoria D sono le stesse che hanno caratterizzato tutte le procedure. Il governo regionale lo deve agli oltre 100 mila candidati esclusi e penalizzati da criteri e procedimenti inadeguati messi in piedi da un ente di formazione, il Formez, in evidente malafede visto che, oltre a tacere sui ricorsi in itinere, non si e’ neppure degnato di rispondere per tempo, secondo legge, ad una nostra precisa richiesta di accesso agli atti”. Quindi la conclusione: “De Luca gli imputi dunque tutti i danni e le sanzioni del caso, viceversa saranno i funzionari regionali a doverne rispondere, questa volta davanti alla Corte dei Conti”.

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