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Napoli, un altro cellulare ritrovato nel carcere di Poggioreale

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Microtelefonino ritrovato nel telaio della porta del bagno di una camera di pernottamento al reparto Milano del G.Salvia.
Il segretario Provinciale Osapp Napoli Castaldo Luigi rende noto l’ennesimo ritrovamento di un microtelefonino funzionante e completo di sim, accuratamente occultato all’interno del telaio di una porta di ferro presente per la chiusura del bagno interno alle camere di pernottamento(celle).
Grazie alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria di turno del Salvia, coordinato con alto senso del dovere dal comandante comm.coordinatore G.Diglio, è stato possibile questo ritrovamento che dimostra sempre più le difficoltà in essere della popolazione detenuta a nascondere questi congegni che vengono ritrovati quasi ogni giorno ma sempre con nuovi stratagemmi ed in posti impensabili, persino sotto la pavimentazione delle camere.Un fenomeno questo più volte denunciato dall’Osapp Sindacato autonomo Polizia Penitenziaria maggiormente rappresentativo del Corpo di Polizia Penitenziaria, che grazie all’intervento decisivo del Provveditore della Campania dott.Fullone A. laddove il fenomeno dilagava e metteva a repentaglio la sicurezza di tutti, si è provveduto a disporre di più risorse umane con l’ausilio delle unità cinofile che hanno magistralmente effettuato un gran lavoro di recupero e deterrente.
Continua Castaldo l’applicazione di jammer risolverebbe definitivamente la questione schermando telefonicamente i reparti detentivi col mondo esterno e ciò eviterebbe collegamenti con l’esterno che spesso hanno fini criminosi e l’utilizzo spudorato e vergognoso delle donne attraverso i colloqui, come corriere del malaffare.
Il plauso va alle donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria che ogni giorno con dedizione e spirito di sacrificio nonché alta professionalità affrontano nelle innumerevoli circostanze molteplici eventi critici mantenendo sotto controllo realtà molte complesse come quella del G.Salvia di Poggioreale, istituto penitenziario obsoleto, sovraffollato e con cronica carenza di personale di Polizia Penitenziaria e delle altre figure professionali utili al mandato istituzionale.
Pertanto va elogiato l’operato delle altre figure civili presenti che con grossi sacrifici rendono funzionale la macchina Penitenziaria, dalla Sanità in sottorganico, agli educatori, agli psicologici, tutti deficit che spesso vengono compensati per quanto è possibile dai poliziotti penitenziari.

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