#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 29 Giugno 2025 - 16:17
34.4 C
Napoli

Per la Cassazione la coltivazione della cannabis in casa non è più reato

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Non costituirà più reato coltivare in minime quantità la Cannabis in casa: è una pronuncia epocale quella delle sezioni unite penali della Cassazione, ovvero del massimo organo della Corte. E’ arrivata il 19 dicembre del 2019. Per la Suprema Corte per la prima volta “non costituiscono reato le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica”. Attività di coltivazione che – si sottolinea – “per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante ed il modesto quantitativo di prodotto ricavabile appaiono destinate in via esclusiva all’uso personale del coltivatore”. In sostanza chi coltiva per se’ non compie più reato. Viene propugnata cosi’ la tesi per cui il bene giuridico della salute pubblica non viene in alcun modo pregiudicato o messo in pericolo dal singolo assuntore di marijuana che decide di coltivarsi per se’ qualche piantina. I kit per la coltivazione dei semi di Cannabis sul balcone di casa sono ormai assai diffusi (in alcuni casi si vendono anche su internet) ma si incorreva in rischi da un punto di vista legale, finora a livello giuridico non c’era mai stata un’apertura vera in questa direzione. La Corte costituzionale in passato e’ intervenuta più volte sul tema, sposando una linea rigorosa, e cosi’ la giurisprudenza ha assunto – dopo alcune isolate sentenze controverse sul tema – una posizione netta. Stabilendo un semplice principio: la coltivazione di Cannabis è sempre reato, a prescindere dal numero di piantine e dal principio attivo ritrovato dalle autorità e anche se la coltivazione avviene per uso personale. Si affermava che “la condotta di coltivazione di piante da cui sono estraibili i principi attivi di sostanze stupefacenti” potesse “valutarsi come ‘pericolosa’, ossia idonea ad attentare al bene della salute dei singoli per il solo fatto di arricchire la provvista esistente di materia prima e quindi di creare potenzialmente più occasioni di spaccio di droga”.E così la Cassazione, adattandosi a quanto chiarito dalla Consulta, ha finora sostenuto che la coltivazione di marijuana, anche se per piccolissime dosi (una o due piantine) è sempre reato, a prescindere dallo stato in cui si trovi la pianta al momento dell’arrivo del controllo. Ora – si attendono le motivazioni della pronuncia del 19 dicembre – c’è stato un ribaltamento del principio fin qui stabilito. Sono le sezioni unite penali ad aver mettere un punto fermo dettando un’unica linea e uniformando il trattamento per i coltivatori di “erba” in casa. “Il reato di coltivazione di stupefacente – si legge nella massima provvisoria emessa dalla Corte dopo l’udienza del 19 dicembre – è configurabile indipendentemente dalla quantità di principio attivo ricavabile nell’immediatezza, essendo sufficienti la conformità della pianta al tipo botanico previsto e la sua attitudine, anche per le modalità di coltivazione, a giungere a maturazione e a produrre sostanza stupefacente”; “Devono pero’ ritenersi escluse – ed e’ qui il punto di svolta -, in quanto non riconducibile all’ambito di applicazione della norma penale, le attività di coltivazione di minime dimensioni, svolte in forma domestica che per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante, il modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile, la mancanza di ulteriori indici di un loro inserimento nell’ambito del mercato degli stupefacenti, appaiono destinate i via esclusiva all’uso personale del coltivatore”.


Articolo pubblicato il giorno 26 Dicembre 2019 - 19:35

facebook

ULTIM'ORA

Aversa, incidente in via De Jasi: muore il 21enne Peppe...
Blitz a Colli Aminei: sanzioni e sequestri in un noto...
Benevento: 13enne ustionata su un’autoscontro, giostra sequestrata
Tassisti di Napoli sul piede di guerra: “Amministrazione sorda, ignorate...
Napoli, 26enne accoltellato in piazza Garibaldi: ferito al rene
Giallo sul lungomare di Napoli: cadavere affiora tra le barche
Sala Consilina, si schiantano con l’auto: feriti 5 giovani
Mondaragone, l’assassino del 16enne Luigi Petrella fermato a Perugia
Torre Annunziata, ritrovata la 14enne scomparsa da ieri sera
Napoli, estorsioni al mercato della Maddalena: 10 condanne per il...
Camorra: ecco come l’imprenditore coraggio ha incastrato i ras del...
Altri incendi nella notte a Villaricca e Tufino
Oroscopo del 29 giugno 2025: previsioni segno per segno
Estrazioni del Lotto e numeri vincenti 10eLotto di oggi 28...
Vico Lammatari nel Rione Sanità sommerso dai rifiuti
Mergellina, tentato furto in un’osteria: “Zona abbandonata, sicurezza zero”
Incendio devasta la pineta di Baia Domizia: causa mancata pulizia...
Fiamme al Centro Direzionale di Napoli: densa nube nera sopra...
Napoli, egiziano minaccia di darsi fuoco negli uffici della Questura:...
Napoli, identificata la donna dell’incidente in Tangenziale
Camorra, scarcerato il boss di Caivano, Ciro Gallo
Carcere di Prato a porte aperte: telefonini e stupefacenti lanciati...
Blitz della polizia a Castellammare e Acerra
Avellino, doppio assalto ai bancomat all’alba: esplosioni a Montemarano e...
Napoli si prepara ad accogliere 200 nuovi posti barca: al...
Salerno, smantellata banda di ladri di alcolici:  denunciati 3 georgiani 
Colleferro, tenta di truffare un’anziana:denunciata 42enne napoletana
Avellino, smascherato finto invalido: faceva la spesa e guidava
Camorra, clamorosa assoluzione in Appello del boss Michele Zagaria
Napoli, il Monaldi festeggia 100 procedure TAVI in sei mesi

IN PRIMO PIANO

Cronache Podcast

  • Carcere di Prato a porte aperte: telefonini e stupefacenti lanciati coi palloni
  • Camorra, sgomberato il "Quartier Generale" del clan De Martino a Ponticelli
  • Femminicidio Martina Carbonaro, accertamenti sui capelli trovati nella mano della vittima
Vedi tutti gli episodi su Spreaker

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento