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Al termine della breve Repubblica Partenopea, un efferato delitto fu commesso; quello del giovane marito di Giuditta, che strangolato, fatto a pezzi, bollito e con le membra sparse nelle cloache pubbliche, valse a lei, al suo amante prete ed ai complici, l’impiccagione.
Le ‘verità storiche’, al centro di questo testo storico, con: gli eventi bellici, la Gran Corte della Vicaria, i Verbali ritrovati nell’Archivio di Stato di Napoli, le testimonianze, le cronache e i diari, la condizione delle donne in quegli anni, la partecipazione ecclesiastica con documenti conservati nell’Archivio Diocesano di Napoli, il percorso dei condannati, ed anche le condizioni di morte e prigionia; il tutto per consentire al lettore una chiara visione dei fatti.
Ingresso libero.
'L'assassina della Vicaria', fantasma di Castel Capuano alla Biblioteca De Marsico
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