Napoli. Aggrediti a colpiti di mazze di legno e spranghe di ferro i dipendenti dei uno dei terminal del porto di Napoli, gestito dalla società De Luca, dove attraccano le navi della Tirrenia. In uno sono finiti in ospedale. Uno ha riportato un grave trauma cranico. Sul posto ci sono polizia e i vertici della capitaneria di Porto e della Guardia Costiera. Gli aggressori, che sono in corso di identificazione, hanno anche rotto i computer e le vetrate del terminal. La violenza sarebbe stata scatenata dalla decisione del direzione della società De Luca di non “chiamare” oggi a lavorare alcuni dipendenti esterni. I lavoratori cosiddetti a chiamata che si trovano già all’interno del porto e grazie ai quali vengono effettuate le operazioni di carico e scarico di merce, auto e passeggeri sulle navi. Dopo la violenza che ha gettato nello scompiglio i presenti oltre a danneggiare il terminal e a ferire alcune persone, gli aggressori si sono dileguati. Le forze dell’ordine sono sulle loro tracce.
Aggressione al Terminal De Luca nel porto di Napoli, sede devastata, due dipendenti massacrati con mazze: indagini in corso
SULLO STESSO ARGOMENTO
- Pendolari Circum firmano appello a De Luca e Di Bari su discriminazione
- Per la Sisal la corsa Scudetto è già chiusa: pagherà in anticipo le giocate sull’Inter
- Sassi contro autobus della Air Campania ad Aversa, vetro rotto
- ‘Vedo non vedo’, il nuovo singolo del musicista e attore romano Alessandro Proietti