“La città non è un albergo”. Parte così l’appello/allarme sul futuro dei quartieri storici di Napoli lanciato dalla rete Set e dalla campagna per il diritto all’abitare “Magnammece ‘O Pesone”, rivolto alle Istituzioni del territorio – Comune, Città Metropolitana e Regione Campania – e che vede come primi firmatari urbanisti quali Vezio De Lucia, Roberto Giannì e Alessandra Esposito, storici dell’arte come Tommaso Montanari e Salvatore Settis, esponenti della società civile e del mondo della cultura come gli scrittori Maurizio De Giovanni e Maurizio Braucci, la docente di studi culturali e nuovi media Tiziana Terranova, il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello, il presidente del premio Napoli Domenico Ciruzzi, tra gli altri. Un manifesto per il diritto all’abitare che proprio oggi pomeriggio (ore 16.00) gli attivisti porteranno fin sotto la sede della Regione Campania in via Santa Lucia con un presidio/conferenza pubblica. Un allarme, quello che sarà lanciato, “sugli effetti controversi di una turistificazione senza regole” e un appello “costruito in più punti ma che principalmente chiede un regolamento di respiro europeo per frenare il dilagare informale di “case vacanza” e delle piattaforme multinazionali e politiche attive di re-insediamento e di tutela dei ceti sociali più deboli nella città storica e nell’area Unesco.
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