La Cassazione: ‘Caputo non è camorrista, dissequestrate i beni’

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La quinta Sezione della Suprema Corte di Cassazione, accogliendo, i ricorsi degli Avvocati Vittorio Fucci jr e Sandro Della Ratta, ha annullato la confisca dei beni immobili, della vettura e del conto corrente di Benito Caputo, di S. Agata dei Goti, di 56 anni, che era stata disposta nel gennaio 2018 dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Benevento, confermata con decreto della Corte Appello di Napoli su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia.

In particolare, il Caputo era stato condannato dal Tribunale di Benevento, in primo grado, a 12 anni e 6 mesi di reclusione, perché ritenuto responsabile del reato di partecipazione ad associazione camorristica.

La sentenza di condanna veniva, in accoglimento dell’appello proposto dagli Avvocati Fucci e Della Ratta, completamente ribaltata nel marzo del 2018 dalla Corte Appello di Napoli, che assolveva il Caputo. Ciò nonostante la Sezione Misure di Prevenzione della Corte Appello di Napoli aveva confermato la confisca dei beni del Caputo, già disposta dal Tribunale di Benevento.




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