"Giochiamo contro un'ottima squadra. Fa dell'intensità la sua arma migliore, danno grande pressione e sta in un buon momento di forma nonostante la sconfitta di Cagliari. Dovremo ribattere colpo su colpo e dare il 100%". Così Antonio Conte alla vigilia di Bologna-Inter, anticipo dell'undicesima giornata di campionato. Conte è tornato poi sulle polemiche arbitrali del post Atalanta-Napoli parlando della tecnologia: "Il Var toglie l'errore grosso. L'anno scorso ero più positivo sul Var, non capisco il metro di giudizio, quando viene utilizzato e quando no. C'è instabilità e diventa difficile. Se fossi arbitro, col Var andrei a rivedere, mi metterei nelle mani del Var. Sarei più sereno sapendo che c'è una struttura che mi può correggere. Gli arbitri devono essere sereni, anche se non è semplice". Quanto ai singoli dice: "Lautaro Martinez sta lavorando bene - ha rivelato Conte - ha margini di miglioramento importanti. Bisogna continuare a lavorare così, sapendo che può migliorare. Mercato? Ne escono talmente tante che non è un problema, sono altre le mie preoccupazioni e non che il Barça guardi qualche nostro calciatore". Infine gli obiettivi: "Lo scudetto? L'obiettivo nostro è essere credibili - ha risposto il tecnico - diventare credibili come squadra, come club. Che significa diventare una squadra che gli altri iniziano a capire che siamo sulla giusta via. Quest'idea è stata trasferita all'esterno per quello che stiamo facendo in campo e fuori dal campo".
Conte: "Var? Non capisco il metro di giudizio"
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