AGGIORNAMENTO : 25 Novembre 2025 - 21:56
12.2 C
Napoli
AGGIORNAMENTO : 25 Novembre 2025 - 21:56
12.2 C
Napoli
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Story
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel
Reel

Napoli, nel 2020 pronto il nuovo centro trapianti al Monaldi

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Napoli.

Potrebbe interessarti

Leggi di più suQuartieri Napoli
"Il progetto per il nuovo reparto unico per i trapianti di cuore è in fase di validazione, a breve andiamo a gara e speriamo che per il primo semestre del 2020 potremo aprirlo". Lo afferma Maurizio Di Mauro, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera dei Colli, spiegando le fasi di avvicinamento alla nuova struttura operatoria per i trapianti dell'Ospedale Monaldi di Napoli, per la quale la Regione Campania ha stanziato tre milioni di euro. Il nuovo reparto avrà una sala operatoria e una terapia intensiva dedicata solo ai trapianti: "Tutte le persone - il direttore generale - in lista di attesa per il trapianto che vengono chiamati troveranno una struttura dedicata. Ci saranno stanze singole e sia in sala operatoria che nella terapia intensiva macchine mediche nuove. Il reparto confermerà e migliorerà un delle vocazioni più importanti dell'Ospedale Monaldi". Di Mauro sottolinea anche le difficolta' culturali che ancora costringono i pazienti ad aspettare per molto tempo di poter avere il trapianto: "E' una criticità enorme - spiega - che conosco bene dopo aver lavorato per 12 anni sulle donazioni che sono ancora basse, in particolar modo in Campania. La donazione è una degli atti più belli che si può fare, bisogna farlo capire a tutti porta a porta spiegando cosa significa donare, il concetto della morte cerebrale, creando empatia perchè non si può chiedere a una famiglia se prima non si dato".

Articolo pubblicato il 29 Ottobre 2019 - 14:24 - Redazione

Primo piano

Notizie del giorno

PODCAST
Ultimi episodi
La replica immaginaria di Francesco Pio Maimone al suo assassino: "Io sceglievo il lavoro, tu la pistola"
La replica immaginaria di Francesco Pio Maimone al suo assassino: "Io sceglievo il lavoro, tu la pistola"
👉 Leggi l'articolo
0:00 0:00
Vol
Ad is loading…