Ancelotti, non sono un pirla, Milik era infortunato e per questo non giocava

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Al termine della gara vinta 2-0 col Verona, il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza stampa.

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Un commento su Younes e su Di Lorenzo a sinistra? “Di Lorenzo può giocare in tutte le posizioni, l’abbiamo messo a sinistra per tenere quella parte più bloccata del solito. Younes ha fatto bene, un po’ di fatica nel primo tempo, poi è uscito perché ha preso un colpo ma nell ripresa sono cresciuti sia lui che Insigne”.

Hai chiamato già Ibrahimovic? “No, quando ho letto i giornali erano l’1 lì da lui. Poi faremo un comunicato con la risposta (ride, ndr). Ci onorano le sue belle parole per la città, l’ambiente, la società”.



    Sulla prestazione: “La partita è stata sofferta nel primo tempo, avevamo qualche scoria, non eravamo sciolti, ma nella ripresa l’abbiamo gestita bene.

    Allan play e Fabian più da guastatore offensivo? “Per me Allan è un grande giocatore, dire che non può fare il play è riduttivo. Allan non è solo un incontrista, non avrà la qualità di Pirlo o Zielinski, ma ci serve lì, la costruzione non dipende solo da un giocatore anche perché poi te li marcano e chi è libera imposta, spesso con i difensori”.

    Verona ha avuto qualche palla gol più del solito. “Sì, sulle palle inattive soprattutto, Veloso calcio molto bene e loro di testa sono forti. L’avevamo messo in preventivo, ma abbiamo fatto bene tutto sommato”.

    Terza gara senza gol subiti. “E’ importante, abbiamo trovato molto in fretta la solidità. Meret ha fatto bene all’inizio, ma poi siamo stati ordinati. Prendere pochi gol è importante, così te ne servono meno per vincere”.

    Poche uscite da dietro? “Abbiamo faticato in uscita, il Verona ha pressato molto alto, si è giocato sempre sui duelli, forse non è stata la gara migliore, ma io non voglio rischi in uscita, se si può giocare è meglio, ma senza rischi”.

    Sul ritorno al gol di Milik: “Il vento è cambiato velocemente per lui, la chiave è stato il gol con la Polonia, ha ritrovato fiducia, ottimismo. Ma non aveva giocato perché era infortunato, non perché il tecnico è stato un pirla”.

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