Bussa alla porta del centro massaggi orientale intorno alle otto di martedì sera. Al cinese che è alla reception si presenta come un rappresentante delle forze dell’ordine. E con modi sbrigativi gli chiede di aprire la cassa per vedere l’incasso. Antonino D’Elia, 34 anni, di Eboli, già noto alle forze di polizia, non aveva fatto i conti con la resistenza del cittadino asiatico. Intanto arriva una donna cinese, che parla bene l’italiano. Il finto carabiniere si vede in trappola, prende un coltello che è nella stessa struttura di via Paola Baratta, e punta la lama alla gola dell’ultima arrivata. Gli strappa la borsa e scappa via. È questo quanto accaduto in pochi minuti nel centro massaggi. Intanto, la segnalazione della rapina in corso arriva al centralino del locale commissariato di polizia, diretto dal vicequestore Lorena Cicciotti. Sul posto vengono dirottate le volanti presenti in zona. I poliziotti riescono ad individuare il rapinatore che, nel frattempo, aveva cercato di nascondersi nelle stradine secondarie dietro la Clinica Salus. L’uomo veniva fermato e portato negli uffici del commissariato di via Rosa Jemma. Gli agenti non recuperavano, però, la refurtiva. L’ebolitano veniva riconosciuto dalla vittima che lo indicava senza alcuna esitazione. Il pm di turno alla procura di Salerno dava l’ordine di arrestarlo per lesioni personali gravi.
Gustavo Gentile
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