Quattro calciatori campani accusati di violenza sessuale ai danni di due ragazze in Sardegna

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Due ragazze hanno denunciato ai Carabinieri di Budoni, località costiera della Gallura, di essere state violentate in una spiaggia di Baia Sardinia, in Costa Smeralda, dopo una serata in discoteca, da quattro giovani. La notizia è stata anticipata dal quotidiano L’Unione Sarda. Sulla vicenda ha aperto un fascicolo la Procura di Tempio Pausania, la stessa che indaga per il caso del presunto stupro di gruppo che vede coinvolto il figlio di Beppe Grillo. I quattro, che sarebbero calciatori campani, interrogati dal magistrato avrebbero respinto ogni accusa. I militari di Budoni, coordinati dai Carabinieri della Compagnia di Siniscola, hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza di un locale, dove erano stati i giovani calciatori e le due ragazze, prima di raggiungere la spiaggia, e un file video, estrapolato dalla memoria di uno smartphone. Le due giovani che hanno denunciato lo stupro ai carabinieri sono una del nord Italia e l’altra del Lazio, e durante l’estate lavoravano come ragazze immagine in discoteche e beach club tra Budoni e San Teodoro, sulla costa nord orientale della Sardegna. Il fatto sarebbe avvenuto a metà luglio a Baia Sardinia, nota località turistica a pochi chilometri da Porto Cervo, dove negli stessi giorni è avvenuto un fatto analogo denunciato da una ragazza milanese e che vede indagati quattro giovani, tra cui Ciro Grillo, il figlio del comico genovese e fondatore del M5s. In questo caso, i quattro ragazzi accusati di violenza sessuale – tra i 20 e i 23 anni – sarebbero calciatori semiprofessionisti campani, in vacanza in Sardegna in quel periodo. Secondo quanto denunciato, le due giovani animatrici quella sera da Budoni si erano spostate a Baia Sardinia per trascorrere una serata libera. Dopo aver trascorso la notte in discoteca, avrebbero raggiunto una vicina spiaggia dove si sarebbe consumata la violenza sessuale. Dalla Procura di Tempio Pausania non emergono altri particolari della vicenda, ma i quattro giovani finiti sotto accusa avrebbero già respinto ogni addebito, fornendo alcuni elementi rilevanti per le indagini




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