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che l’ha scatenata, è la spia delle tensioni che la stagione estiva amplifica a causa dei problemi strutturali che il caldo e le sempre più precarie condizioni degli istituti penitenziari acuiscono e che ci fa prevedere un’estate con più casi di rivolta perché è sufficiente una scintilla a scatenarle. A Poggioreale il caldo soffoca i detenuti sino a 15 per cella in condizioni igienico-sanitarie che si possono considerare, eufemisticamente, precarie oltre ai problemi di convivenza con detenuti immigrati. Sarebbe stato meglio non fare la visita se – dice il segretario del Sindacato Penitenziari – la conclusione denota l’incapacità a dare soluzioni con un’evidente inadeguatezza del Ministro Bonafede a pensare cosa fare mentre è sempre il personale di polizia penitenziaria a subire direttamente le conseguenze di una situazione diventata intollerabile soprattutto nei 15 istituti penitenziari campani con turni massacranti e quotidianamente a rischio aggressioni. La causa principale - aggiunge - è la disattenzione della politica mischiata ad un atteggiamento buonista. E figuriamoci cosa potrebbe accadere ancora se il “piano” del Ministro Salvini di rinchiudere 12 mila persone che hanno subito condanne venisse realmente attuato. Dal Governo e nello specifico dal
Ministro Bonafede – aggiunge il segretario del Sindacato Penitenziari - aspettiamo che si passi dalle dichiarazioni di buona volontà ai primi provvedimenti concreti in grado di affrontare da subito".
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