Furbetti del cartellino al Cardarelli, la Fials: ‘Fare presto chiarezza’

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“La triste e brutta vicenda capitata al Cardarelli di Napoli uno dei più grandi e importanti ospedali del sud Italia, che vede ancora una volta protagonisti i soliti furbetti del cartellino, ci vede costretti a intervenire e a scrivere l’ennesimo documento, da un lato per prendere le distanze da questi atteggiamenti miseri e irrispettosi nei confronti della cittadinanza, ma allo stesso tempo non vorremmo che questa vicenda, come quella delle formiche o delle infiltrazioni camorristiche, ci distragga e faccia passare il concetto nei confronti della opinione pubblica, che nella sanità pubblica le cose non funzionano, o da tutti quegli sforzi che voi come istituzioni e il sindacato come parte sociale stiamo portando avanti, per migliorare il servizio pubblico sanitario”. E’ quanto scrive in una lunga nota lello pavone, responsabile del sindacato Fials dell’asp napoli 1 e indirizzata al Ministro della salute, al Ministro della pubblica amministrazione e al Commissario ad acta della sanità regione Campania. Scrive ancora Pavone: “Anzi queste vicende,  che vanno duramente contrastate, perché sono proprio questi tipi di lavoratori insieme a chi dovrebbe controllare e non lo fa, venendo meno al suo ruolo di dirigente fedele alle istituzioni , che offendono e mortificando la stragrande maggioranza di tutti quei lavoratori pubblici che tra mille difficoltà anche personali cercano di portare avanti il servizio sanitario pubblico. Auspichiamo quindi che la magistratura faccia al più presto il suo corso accertando tutte le responsabilità, e chiediamo ai responsabili in indirizzo di accelerare su tutte quelle normative in discussione, che da una parte serviranno affinché questi episodi non succedano più e dall’altra serviranno per migliorare le condizioni di lavoro, i luoghi di lavoro, e la sua sicurezza, evitare le continue aggressioni al personale, premiare la meritocrazia, incentivare chi realmente lavora per migliorare il servizio pubblico. Insomma difendere la stragrande maggioranza degli operatori da questa piccola fetta di lavoratori che con il loro atteggiamento discreditano tutto il mondo del lavoro”.




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