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"Sotto lo stesso cielo. Osiamo la solidarietà oltre i confini", è il titolo della Campagna Tende 2018/19 di Avsi. “Siria tra luce e fango, in cui fondamentali sono gli ospedali: il fango è quello lasciato sui pavimenti del pronto soccorso dalle scarpe logore o dai piedi scalzi e anneriti di chi entra cercando aiuto; la luce è quella che passa dalle grandi finestre linde: andate in frantumi più volte per le bombe ma poi sempre sostituite. E pulite”.
Lo scopo è uno solo: offrire cure gratuite ai più poveri e ai più vulnerabili. Bombardati, danneggiati, ma sempre aperti e pronti a curare. La raccolta fondi intende potenziare tre ospedali non profit ad Aleppo e Damasco, per garantire cure mediche(diagnostica, terapie, interventi chirurgici).
«Poche gocce nell’oceano, verrebbe da dire, guardando la drammatica situazione sanitaria della Siria, dove a causa della guerra più della metà degli ospedali pubblici e dei centri di prima assistenza sono chiusi o parzialmente agibili e dove quasi due terzi del personale sanitario ha lasciato il Paese. Ma poi camminando nelle corsie di questi ospedali ci si accorge che non è così. Dei 141 ospedali e centri clinici attivi ad Aleppo prima della guerra ne sono rimasti funzionanti solo 44. I pazienti sono tanti e l’embargo Usa e Ue li costringe a lunghe attese per avere esami diagnostici. I nostri macchinari hanno bisogno di manutenzione e di pezzi di ricambio che non arrivano. Ma grazie al progetto del nunzio Zenari ora possiamo disporre di nuove apparecchiature, molte delle quali donate dalla Conferenza episcopale italiana. Cerchiamo di curare al meglio con ciò che abbiamo», spiega George Theodory, primario dell'ospedale St. Louis di Aleppo, come riporta il sito AVSI.
Il progetto - Come risposta concreta alla domanda di aiuto del popolo siriano, grazie all’iniziativa del cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, e all’appoggio del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, è stato ideato nel 2016 ed è divenuto operativo nel 2017 il progetto “Ospedali Aperti”. L’obiettivo principale è quello di assicurare l’accesso gratuito alle cure mediche ai siriani poveri, attraverso il potenziamento di tre ospedali non profit: l’Ospedale Italiano e l’Ospedale Francese a Damasco, e l’Ospedale St. Louis ad Aleppo.
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